Municipio VIII, bruciato lo scooter del presidente
“Questa notte il mio scooter, l’unico mezzo di trasporto a mia disposizione, è stato dato alle fiamme. A tarda notte e nei pressi della mia abitazione. Un incendio circoscritto che non lascia spazio a fraintendimenti: si tratta di un gesto preciso di intimidazione nei miei confronti. Le forze dell’ordine sono intervenute e stanno effettuando i dovuti rilievi scientifici”. Lo denuncia in una nota il presidente del Municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri. “Non sarà certo questo ad intimidirmi, né a fermare le battaglie per il territorio, per la città e per la dignità delle persone nel Municipio che governo – aggiunge Chiaccheri – Non ci fermiamo, andiamo avanti, c’è tanto lavoro da fare”.
Condanna. Immediatamente dopo la denuncia del presidente il mondo politico capitolino, ma non solo, si è stretto intorno a Ciaccheri con manifestazioni di solidarietà e vicinanza. Dal Pd al M5s in molti hanno speso parole di condanna per l’accaduto e di auspicio che venisse fatta al più presto chiarezza sull’episodio, a partire dal sindaco di Roma Virginia Raggi che ha parlato di “istituzioni sempre unite” contro l’illegalità. E poi ancora il segretario Pd e presidente del Lazio, Nicola Zingaretti (“forza Amedeo Ciaccheri, siamo tutti con te”), e un altro componente della giunta capitolina, l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori, oltre naturalmente a tanti esponenti dem (da Sabrina Alfonsi ad Andrea Casu) e anche di altre forze politiche, come Laura Boldrini che in una nota ha espresso vicinanza a Ciaccheri, aggiungendo: “Spero la magistratura accerti le responsabilità nel più breve tempo possibile”.
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