Buche, rigettata la class action
ROMA È fallita, almeno per ora, la class action promossa dal Codacons per far ottenere un risarcimento ai romani vittime delle buche. I giudici della seconda sezione del tribunale civile di Roma hanno dichiarato inammissibile la richiesta, ritenendo che la sede più appropriata sia il Tar.
«Il tribunale, nel rigettare la nostra class action, ritiene in sostanza che per difendersi dalle buche dell’asfalto e dal dissesto stradale bisogna ricorrere al giudice amministrativo, perché non è chiaro quali danni subiscano i cittadini dalla situazione disastrosa delle strade romane. Prendiamo atto di tale decisione e ricorreremo in appello e in sede amministrativa, augurandoci che nè i giudici nè altri cittadini cadano mai nella rete di buche esistenti nella capitale», ha commentato il presidente del Codacons Carlo Rienzi.
Per il presidente del collegio Francesco Oddi e il giudice relatore Carmen Bifano, chi ha presentato la class action ipotizzando la limitazione alla libertà e alla sicurezza della circolazione, garantite dalla Costituzione, non ha «allegato alcuna circostanza fattuale che, connotata nel tempo e nello spazio, concretizzi» la lesione di tali diritti.
L’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici (Unaep) ha espresso «soddisfazione per la sentenza del tribunale civile di Roma».
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