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4:41 pm, 7 Maggio 24 calendario

“Corruzione” in Liguria, il presidente Toti ai domiciliari. “È sereno, conta di spiegare tutto”

Di: Redazione Metronews
Giovanni Toti
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“Corruzione” in Liguria, il presidente Toti ai domiciliari. Il presidente della Regione Liguria è stato arrestato questa mattina all’alba dai militari della Guardia di finanza di Genova con l’accusa di corruzione. Toti è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari disposta dal gip di Genova in un’inchiesta della Procura guidata da Nicola Piacente sulle elezioni regionali liguri del 2020. Altre 9 persone, fra cui il capo di gabinetto di Toti, sono state raggiunte da misure cautelari ed è stato eseguito un sequestro di 570mila euro nei confronti di alcuni imprenditori. Sono in corso perquisizioni disposte dalla Procura di Genova. L’avvocato del presidente: “Toti è sereno e conta di spiegare tutto”. “Sono fatti di cui possiamo dare una spiegazione – prosegue – perché rientrano nell’ambito di legittima attività di amministrazione“..

“Corruzione” in Liguria, il presidente Toti ai domiciliari

Ai domiciliari è finito anche l’imprenditore genovese A.S., ex presidente di Genoa calcio e Livorno, mentre in carcere c’è l’ex presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale P.E.S., oggi ad di Iren.  Al governatore Toti si contesta di avere accettato le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro a fronte di più impegni: quelli di «trovare una soluzione» per la trasformazione della spiaggia di Punta Dell’Olmo da «libera» a «privata»; agevolare l’iter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo  pendente presso gli uffici regionali; velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova S.r.l.

 L’aggravante mafiosa

Arresti domiciliari anche per  il capo di gabinetto di Toti, accusato di “corruzione elettorale” aggravata dall’agevolazione mafiosa, in particolare al clan Cammarata del Mandamento di Riesi.  In particolare, in occasione delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020 avrebbero promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli appartenenti alla comunità riesina di Genova (almeno 400 preferenze) e dei siciliani verso la lista ‘Cambiamo con Toti Presidente’, e verso l’indagato Stefano Anzalone ed alcuni altri candidati della lista.

Esigenze cautelari

Nei confronti del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti paiono ricorrere le esigenze cautelari per “il pericolo attuale e concreto che l’indagato commetta altri gravi reati della stessa specie di quelli per cui si procede e, in particolare, che possa reiterare, in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte corruttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati in cambio di utilità per sé o per altri”. Lo scrive il gip di Genova Paola Faggiani nell’inchiesta che ha causato un vero terremoto nella politica ligure. “Tali esigenze cautelari sono desumibili, essenzialmente, dalle modalità stesse della condotta dalle quali traspare una evidente sistematicità del meccanismo corruttivo” si legge nel provvedimento di oltre 650 pagine.

7 Maggio 2024
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