Violenza contro le donne
5:42 pm, 7 Maggio 24 calendario

Violenza contro le donne, via libera definitivo alla direttiva Ue

Di: Redazione Metronews
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Violenza contro le donne, via libera definitivo alla direttiva Ue. Il Consiglio dell’Ue ha dato il via libera alla prima direttiva europea per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica. La legge impone a tutti i Paesi dell’Ue di criminalizzare la mutilazione genitale femminile, il matrimonio forzato e la violenza informatica, come la condivisione non consensuale di immagini intime. La nuova legge contiene inoltre misure per prevenire la violenza contro le donne e la violenza domestica e stabilisce standard per la protezione delle vittime di questi crimini. Gli Stati membri hanno tre anni dall’entrata in vigore della direttiva per recepirla nel diritto nazionale.

Violenza contro le donne, via libera definitivo alla direttiva Ue

La direttiva adottat configura come reato in tutta l’Ue le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni forzati, la condivisione non consensuale di immagini intime, lo stalking online, le molestie online e l’istigazione alla violenza o all’odio online. La commissione di tali reati sarà punibile con pene detentive da uno a cinque anni.

Le aggravanti

La direttiva contiene inoltre un elenco esaustivo di circostanze aggravanti – quali commettere il reato nei confronti di un minore, di un coniuge o partner o di un ex coniuge o partner, di un rappresentante pubblico, di un giornalista o di un difensore dei diritti umani – che comportano pene più severe.

Più facile sporgere denuncia

La direttiva contiene anche norme dettagliate sulle misure di assistenza e protezione che gli Stati membri dovrebbero fornire alle vittime. Per le vittime di violenza contro le donne e di violenza domestica sarà più facile sporgere denuncia. Almeno per i reati informatici si potranno infatti effettuare segnalazioni online. I paesi dell’Ue devono inoltre adottare misure che garantiscano ai minori l’assistenza di professionisti. Quando i minori denunciano un reato commesso da un titolare della responsabilità genitoriale, le autorità devono adottare misure per proteggere la sicurezza del minore prima di informare il presunto autore del reato.

Per proteggere la vita privata della vittima e prevenire la vittimizzazione ripetuta, gli Stati membri devono inoltre provvedere affinchè, ai fini dei procedimenti penali, siano ammesse prove relative al comportamento sessuale passato della vittima solamente se ciò sia pertinente e necessario. Nell’ottica di costruire un futuro più sicuro, le misure preventive mirano ad accrescere la consapevolezza in merito alle cause profonde della violenza contro le donne e della violenza domestica e a promuovere il ruolo centrale del consenso nelle relazioni sessuali.

 

7 Maggio 2024
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