Roma
5:17 pm, 21 Dicembre 18 calendario

Ostia, appello conferma le condanne per mafia

Di: Redazione Metronews
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Sono state confermate dalla corte d’appello di Roma le condanne, per oltre 50 anni di carcere, emesse in primo grado nei confronti di 7 componenti del clan Spada, uno dei più influenti sul litorale romano di Ostia, con l’aggravante del metodo mafioso nel processo legato al racket delle case popolari. Gli imputati rispondevano a vario titolo di minacce, violenze, sfratti forzosi da alloggi popolari oltre che di un episodio gambizzazione per affermare la supremazia del clan sul territorio di Ostia. 
Racket case popolari.  In particolare, i giudici della seconda sezione penale hanno ribadito le condanne inflitte a Massimiliano Spada (13 anni e 8 mesi di carcere), Ottavio Spada (5 anni), Davide Cirillo (6 anni e 4 mesi), Mirko Miserino (6 anni e 4 mesi), Maria Dora Spada (7 anni e 4 mesi), Massimo Massimiani (11 anni) e Manuel Granato (6 anni e mezzo). Le indagini della Dda erano partite dalla gambizzazione di Massimo Cardoni, padre di Michael (collaboratore di giustizia nonché marito di Tamara Ianni, anche lei pentita), ferito con due colpi di pistola nell’ottobre 2015 davanti a un supermercato di Ostia. Gli investigatori si convinsero che quell’agguato fosse legato alla contrapposizione tra il clan emergente degli Spada e la perdente compagine dei Baficchio-Galleoni, in declino almeno dal 2011 in occasione del duplice omicidio di Giovanni Galleoni, capo indiscusso del clan Baficchio e di Francesco Antonini. Il tutto, condito da sfratti forzosi dalle case popolari del litorale, minacce e intimidazioni: gli inquirenti smantellarono un racket delle case comunali di via Baffigo che il clan secondo l’accusa gestiva decidendo a chi andavano assegnati gli alloggi. Una vicenda svelata dalla coppia Ianni-Cardoni che vittima di uno sfratto aveva deciso di denunciare tutto alla magistratura accettando da allora di vivere sotto protezione.

21 Dicembre 2018
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