Roma
2:20 pm, 8 Febbraio 18 calendario

Raggi: “Gentiloni? Non aiuta la Capitale”

Di: Redazione Metronews
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“Con il governo i rapporti sono buoni, dialoghiamo tranquillamente con Delrio, con la Fedeli… Gentiloni invece, pur essendo di Roma non si sta mostrando benevolo nei confronti della sua città, che peraltro è anche la capitale d’Italia…”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, ospite di Circo Massimo su Radio Capital. “Gli abbiamo chiesto più fondi per la Capitale, che oggi prende esattamente quanto tutte le altre città e ci ha risposto picche – ha continuato Raggi – abbiamo chiesto di passare all’attuazione dei decreti attuativi e alla riforma di Roma Capitale e ci ha risposto picche, abbiamo chiesto di gestire noi il debito della gestione commissariale del Comune di Roma e ci ha risposto picche…”.    “In tutte le altre nazioni – ha aggiunto la prima cittadina – la capitale viene trattata in maniera diversa, ha uno statuto speciale che viene concretizzato in atti”, ha continuato Raggi. 
Calenda. “Il ministro Calenda parla tantissimo ma stiamo ancora aspettando i famosi tre miliardi che avrebbe messo sul tavolo”. Raggi sottolinea che “i semafori intelligenti ce li siamo pagati da soli”. La sindaca ha spiegato che ci sono state 62 riunioni al mese e il Comune “è sempre andato”. “Io – ha continuato – ero sempre presente a tutti i tavoli politici, e abbiamo portato proposte e siamo in attesa che quel tavolo produca qualcosa”. 
Voto. “Come voto da sindaca mi confermo il 7 e mezzo. Il voto – sottolinea Raggi – è per il coraggio e la determinazione che stiamo portando avanti. Noi lavoriamo 15 ore al giorno. Si può certamente migliorare ma dopo 30 anni di disastri, recuperare tutto in un anno e mezzo la vedo difficile. Roma è una città che sta ripartendo. Il lavoro non ci spaventa”. La sindaca di Roma ha comunque precisato che “non tutto quello che arriva dal passato è stato fatto male, ma in moltissimi settori troviamo devastazioni, quindi spesso prima di ricostruire dobbiamo andare a sanare o addirittura a distruggere quello che c’era”. “I risultati ci sono – ha aggiunto – e si cominciano a vedere. Ci sono già 500 cose che abbiamo fatto. Qualcuno vuole che noi non facciamo i conti con il passato ma questo influenza necessariamente il presente e ce lo portiamo dietro ogni anno. Via via che costruiamo c’è da sanare il debito con il passato. Se in bilancio ho 100 milioni e 60 li devo usare per risanare il debito del passato, non li posso erogare per servizi ai cittadini”.  

8 Febbraio 2018
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