Stadio della Roma, sì ma resta il nodo mobilità

Il nuovo Stadio della Roma ha raccolto 4 pareri favorevoli su 4 alla Conferenza dei Servizi . Hanno detto sì Comune, Città metropolitana, Regione Lazio e Stato. Tuttavia i pareri conterrebbero diverse prescrizioni, soprattutto sul versante della mobilità, che in queste ore vengono analizzate una a una.
Mobilità. Nel parere unificato degli organi dello Stato, in particolare, dovrebbero essere venute meno le perplessità espresse nei mesi scorsi per l’assenza del Ponte di Traiano dal progetto finale, opera che doveva essere interamente a carico dei proponenti, ma resta comunque da chiarire l’assetto generale della mobilità dato che due opere essenziali per il progetto, come il Ponte dei Congressi e il restyiling della ferrovia Roma-Lido, non sono comunque compresi nelle carte all’esame ma legati a finanziamenti statali. I lavori dovrebbero concludersi già oggi, ma non è escluso che la Conferenza si aggiorni ai prossimi giorni. 
 
Il nuovo stadio della Roma viaggia verso il sì al progetto  da realizzare a Tor di Valle, ma con una serie di prescrizioni sulle opere di mobilità e di prevenzione del rischio idrogeologico. Il parere favorevole con alcune osservazioni del Campidoglio e della Città Metropolitana è già arrivato negli uffici della conferenza dei servizi, che si riunirà domattina. A quanto filtra, dovrebbero essere dello stesso tenore anche quello della Regione Lazio e quello unificato di vari organi dello Stato.
Le due incognite. Restano due incognite sulla fattibilità del progetto: il restyling della ferrovia Roma-Lido e la realizzazione del Ponte dei Congressi, entrambe le opere sono finanziate dallo Stato ma non incluse nel dossier al vaglio della conferenza dei servizi.