Roma
9:12 pm, 20 Febbraio 17 calendario

Mafia Capitale, Panzironi tira in ballo Alemanno

Di: Redazione Metronews
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“Non ho mai preso soldi da Salvatore Buzzi a titolo personale”. Ancora una volta, l’ex ad di Ama Franco Panzironi, imputato per associazione mafiosa e corruzione nel processo Madia Capitale, ha puntato il dito contro l’ex sindaco Gianni Alemanno per difendersi da ogni accusa. “Nel 2012, quando ero presidente della Fondazione Nuova Italia – ha spiegato Panzironi – mi dissero che le coop di Buzzi volevano versare contributi elettorali per l’ex assessore all’ambiente Marco Visconti e per Alemanno”. In tutto, secondo Panzironi, i contributi sarebbero stati 400 mila euro, di cui la metà versata in contanti in diverse tranche, “dentro una cartellina rossa, in cui c’era una busta con i soldi”.
A fargli conoscere Buzzi, secondo la sua testimonianza, sarebbe stato proprio Alemanno nell’estate del 2010. “Mi presentò lui Buzzi, mi disse che si lamentava perché non aveva lavori in Ama. Ma io gli risposi che non era vero. Ho partecipato anche alla cena con Giuliano Poletti (all’epoca presidente di Legacoop ndr) e Umberto Marroni (che nel 2012 era capogruppo pd in Campidoglio ndr). Me lo aveva chiesto Alemanno, ma subito dopo la cena dopo sono andato via. Con l’ex sindaco (accusato di  corruzione in un altro filone dell’inchiesta ndr) avevo solo rapporti professionali. Lui veniva dalla destra romana, io da un pensiero diverso, quello democristiano”.
Panzironi, che per tutta la mattinata si è sottoposto all’esame del suo avvocato, dopo aver risposto anche alle domande del pm Luca Tescaroli e di Paolo Ielo, ha preferito invece sottrarsi al controesame dei legali di Ama e di Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro, gli avvocati di Salvatore Buzzi, secondo cui – così hanno sostenuto più volte nel corso del processo – il loro assistito sarebbe stato vittima di una concussione proprio da parte di Panzironi, vedendosi revocare un appalto nel 2009 per essersi rifiutato di pagare una presunta “mazzetta” di circa 100mila euro. Un’accusa lanciata più volte nel corso delle udienze, che ha creato non pochi attriti anche con Pasquale Bartolo, legale di Panzironi, che, oltre a negare sempre il fatto, ha presentato tre diverse denunce per calunnia nei confronti dell’ex presidente della 29 Giugno. 
MARCO CARTA

20 Febbraio 2017
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