L’Inter va allo Stadium per compiere l’impresa

CALCIO Derby d’Italia o no, Juve-Inter è partita dal fascino unico. Con mille storie e incroci da raccontare. Higuain contro Icardi, per esempio. O Handanovic contro Buffon. O Kondogbia che la Juve aveva seguito, salvo poi defilarsi. Così come ha fatto di recente con Gagliardini. O i record che la Signora continua a inseguire come tappe intermedie verso la conquista del sesto scudetto di fila, impresa mai riuscita a nessuno. Dopo tutto, però, resta una partita di calcio: speciale, adrenalinica, attesissima. L’Inter fu la prima squadra a violare lo Stadium, da sempre vera roccaforte del potere bianconero: qui, i bianconeri vincono da 27 patite di fila. Scusate se è poco. Dal canto suo la squadra di Pioli arriva da sette successi consecutivi in campionato e a quota otto i nerazzurri non ci arrivano dai tempi di Mourinho (2008). Dopo di che, se uno come Costacurta sostiene che non esiste un solo interista che singolarmente valga quan to un bianconero, non resta che passare la parola al campo e vedere come andrà a finire: se vinceranno i campioni d’Italia, attesi poi in settimana dal recupero contro il Crotone, la corsa verso il tricolore potrà forse legittimamente considerarsi quasi conclusa. In caso contrario, la concorrenza prenderà fiato e chissà.
Intanto, visto il fascino del mestiere del centravanti, non va dimenticato che Higuain ha segnato cinque reti all’Inter ai tempi del Napoli. Icardi però non è da meno e anzi: 7 gol alla Juve in nove partite, avendo cominciato a bucarla fin dagli ormai lontani tempi della Samp. Saranno certamente tra i più attesi, di sicuro non gli unici. Se possibile, godiamoci lo spettacolo.
DOMENICO LATAGLIATA