Ama, Colomban: Mesi per il piano sui rifiuti

ROMA Torna, tra i tanti, il nodo sulla gestione dei rifiuti di Roma. Ieri l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari ha ufficializzato la nomina di Stefano Bina come Dg dell’Ama per i prossimi tre anni, ma la giornata è stata scandita soprattutto dall’audizione in commissione parlamentare Ecomafie, nel quale Bina, l’assessora Montanari, e il suo collega alle Partecipate, Massimo Colomban, hanno esposto la situazione di Ama e della raccolta sui rifiuti romani.
Dirigenti e giustizia
«In Ama ci sono parecchi dirigenti con procedimenti penali in corso. Se dovessi metterli da parte non userei più quasi nessuno. Per questo con la macrostruttura  ho eliminato i doppi incarichi, avviando verifiche costanti sul loro operato», ha detto l’assessora Montanari, che ha aggiunto: «Con l’assessore alle Partecipate Massimo Colomban abbiamo avviato una due diligence sulla municipalizzata, concentrandoci sulla situazione finanziaria, sull’assetto organizzativo e sull’ottimizzazione della logistica».
«Ama è inefficiente ma risanabile», le ha fatto eco lo stesso Colomban, che ha spiegato: «Ci vorranno mesi per stilare un piano industriale sul ciclo dei rifiuti capitolini». Mesi durante i quali si dovranno trovare al più presto soluzioni, prima tra tutte quella relativa al conferimento all’estero e fuori dal Lazio. Bina ha dichiarato che al momento non risultano procedure di infrazione: «Contiamo di ridurre la produzione di rifiuti urbani da 970 mila a 500 mila tonnellate l’anno». Nel frattempo, secondo Montanari, potrebbe essere necessario raddoppiare l’impianto di Maccarese (da 20 mila a 40 mila tonnellate l’anno di rifiuti organici) e creare due nuovi impianti. Ipotesi che deludono però le aspettative degli ambientalisti.
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