Terrore a Nizza
9:30 pm, 17 Luglio 16 calendario

Sul massacro di Nizza si ipotizza una rete

Di: Redazione Metronews
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FRANCIA  Resta fumosa la situazione delle indagini a Nizza, ma dalla nebbia sembr emergere che l’attentatore non fosse isolato ma avesse almeno una piccola rete di qualche tipo. Le autorità francesi hanno arrestato altre tre persone, due uomini e una donna, che sono andate ad aggiungersi ai 5 fermi precedenti in relazione all’attentato di Nizza, che ha provocato la morte di 84 persone.  La ex moglie dell’attentatore Mohamed Lahouaiej Bouhlel, però, nel frattempo è stata rilasciata. Due dei tre nuovi arrestati sono stati individuati, come gli altri, partendo dal cellulare del killer, ritrovato nella cabina del camion con il quale è entrato sul lungomare di Nizza. Ore le indagini stanno cercando di far luce sulle motivazioni che hanno spinto l’uomo a un gesto del genere. Dai primi interrogatori emerge che il giovane si sarebbe radicalizzato molto rapidamente. Un testimone ha riferito che nelle ultime settimane aveva espresso posizioni estremiste e si era fatto crescere la barba. Nella settimana precedente l’attacco di Nizza, l’attentatore ha svuotato il suo conto in banca (siè parlato anche di centomila euro arrivati alla sua famiglia in Tunisia, ma non confermati), venduto l’auto e annunciato la propria radicalizzazione ai conoscenti. Bouhlel due giorni prima aveva perlustrato la Promenade des Anglais. Ore prima di travolgere la folla aveva telefonato al fratello e gli aveva inviato una fotografia di se stesso, ripreso sorridente tra la folla. L’attentato sarebbe stato preparato minuziosamente, con l’appoggio logistico di alcune persone che sono state arrestate. Uno degli uomini che sono in custodia alla polizia un quarto d’ora prima dell’attentato aveva ricevuto da Bouhlel un messaggio sms: «Porta più armi, portane da cinque a C».
Sono una decina gli italiani che risultano ancora irreperibili o feriti. Lo rende noto la Farnesina, la cui attività continua senza sosta, in attesa di informazioni ufficiali da parte delle autorità francesi. In precedenza la Farnesina aveva riferito di «tre feriti di cui due gravi». La delicatezza delle operazioni in corso viene confermata anche dalla console italiana a Nizza Serena Lippi che spiega che le operazioni per il riconoscimento delle vittime «sono molto complesse» e delicate per via delle procedure lunghe e precise che le autorità francesi stanno utilizzando. Una lista ufficiale delle 84 vittime ancora non è stata diramata. 
Di almeno cinque italiani non si hanno più notizie e si teme il peggio. Quattro sono un gruppo di lombardi:  i coniugi Angelo D’Agostino (71) e Gianna Muset (68), di Voghera (Pavia) e i loro amici Mario Casati (90) e Maria Grazia Ascoli (77), milanesi. Inoltre c’è Carla Gaveglio, 48 anni, di Piasco (Cuneo). Non si può escludere qualche caso ulteriore, vista l’alta presenza di italiani a Nizza, spesso anche soli e/o anziani. Lieto fine invece per la famiglia Sermoneta, Salvatore Sal Sermoneta, la moglie Wioletta Podporo e la figlioletta Siead: a Nizza non c’erano mai stati, e sono invece a Londra.
Intanto Papa Francesco ha telefonato al sindaco di Nizza Christian Estrosi per esprimere il suo dolore per l’attacco terroristico. E, a sorpresa, con tutta la spontaneità che lo contraddistingue ha chiesto cosa potesse fare per dare una mano ai familiari delle vittime, che incontrerà al più presto.
METRO

17 Luglio 2016
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