Terrore a Nizza
3:40 pm, 17 Luglio 16 calendario

Due nuovi arresti per la strage di Nizza

Di: Redazione Metronews
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NIZZA. La polizia francese ha arrestato questa mattina un uomo e una donna ritenuti legati all’attentatore di Nizza, che ieri lo Stato islamico aveva definito in una rivendicazione un proprio «soldato». Altre cinque persone sono già in stato di fermo per il massacro sulla promenade della cittaà francese, tra cui l’ex moglie di Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, l’uomo che ha ucciso 84 persone travolgendole con un camion e sparando all’impazzata.
Ore le indagini stanno cercando di far luce sulle motivazioni che hanno spinto l’uomo a un gesto del genere. Il procuratore ha aperto un’indagine per omicidio e tentato omicidio, tentato omicidio di persone dotate di autorità pubblica (ovvero la polizia) e terrorismo. Dai primi interrogatori emerge che il giovane si sarebbe radicalizzato molto rapidamente. Un testimone ha riferito che nelle ultime settimane aveva espresso posizioni estremiste e si era fatto crescere la barba.
La strage ben preparata
L’attentatore  aveva preparato la strage del 14 luglio con almeno 10 giorni di anticipo. Una fonte ben informata ha rivelato a Le Figaro che il 4 luglio l’uomo aveva prenotato il camion frigo usato nel massacro.   L’uomo, come ha precisato venerdì il procuratore di Parigi Francois Molins, ha ritirato il camion l’11 luglio e avrebbe dovuto restituirloil 13. il camion era stato affittato a Saint-Laurent-du-Var, vicino Nizza. Due giorni  prima  aveva perlustrato il luogo dell’attentato, ovvero la Promenade des Anglais, secondo quanto riferito dalla radio Europe 1. Risulta che l’uomo  sia passato vicino alla promenade sia martedì che mercoledì, come si vedrebbe nelle telecamere di videosorveglianza della città.
Sms sotto analisi
Nuovi particolari emergono anche sulle ore immediatamente precedenti alla strage.  Lahouaiej Bouhlel  inviò prima del massacro un sms ad un destinatario non ancora noto al quale chiedeva di portare “più armi”. Lo ha rivelato BFM TV. L’uomo inviò il messaggio il 14 luglio alle 22:27, poco prima di entrare sul lungomare di Nizza a bordo del camion usato per il massacro.    Secondo il quotidiano Nice Matin gli investigatori stanno esaminando un altro messaggio con cui il tunisino assicurava un suo interlocutore di avere già del “materiale”. Una fonte vicina alle indagini citata dal quotidiano ha precisato che dall’esame del telefono cellulare e di un computer trovato nell’appartamento di Bouhlel non è stato trovato però alcun  «materiale di propaganda».
METRO
 

17 Luglio 2016
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