Migranti
8:21 pm, 24 Gennaio 16 calendario

Ue, vertice sui migranti fra gli scricchiolii d’Europa

Di: Redazione Metronews
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UNIONE EUROPEA Giornata importante lunedì non solo per la crisi dei migranti ma per il futuro stesso dell’Europa. Sotto attacco è il trattato di Schengen, cioè il principio di libera circolazione di persone e merci all’interno della Ue, principio fondante della comunità e più volte sospeso negli ultimi tempi da diversi membri. Oggi i ministri europei dell’Interno cominciano ad Amsterdam a lavorare alla proposta dell Commissione Ue di creare un corpo europeo di guardie di frontiera, che aiuti a far fronte alla crisi dei rifugiati. La riunione in realtà ha un carattere informale per cui non ci saranno decisioni definitive, quanto piuttosto una riflessione su come organizzare i lavori per arrivare a un accordo politico. Il ruolo che deve giocare Frontex e la possibilità di intervenire alle frontiere di un Paese quando diventi chiaro che uno Stato membro non sia capace di gestire la situazione sono alcune delle questioni in gioco. Un altro tema è il contrasto al terrorismo. 
Ma il punto è Schengen: riuscire a rafforzare il controllo alle frontiere esterne di Europa consentirebbe di gestire più tranquillamente la crisi dei migranti all’interno del continente. Ma per questo servirebbe rivedere anche il Trattato di Dublino, secondo il quale i profughi devono chiedere asili nel primo Paese europeo che raggiungono. Questo sposta tutto il peso sui Paesi di frontiera, e finora molto spesso quando qualcuno non ce l’ha fatta la risposta di altri Paesi interni è stata quella di chiudere le frontiere. In questi giorni è stata anche ventilata l’ipotesi di una sospensione di Schengen. Per ora smentita, anche nei confronti della Grecia.
Dietrofront tedesco sugli accessi
La politica delle “porte aperte a tutti” lanciata lo scorso agosto da Angela Merkel e che ha portato a fine 2015 1,1 milioni di profughi in Germania, cambia dopo le violenze di Colonia e la rivolta nella maggioranza che sostiene il cancelliere. Berlino ha iniziato a respingere sistematicamente il 10% di profughi che ogni giorno tenta di varcare la frontiera, anche solo per transito. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno de Maziere: «Alle persone che stanno scappando da guerre e persecuzioni è offerta sicurezza e protezione in Germania. Ma questo significa che coloro che non cercano asilo da noi e vogliono entrare illegalmente in Germania non hanno alcun diritto di essere qui». 
Intanto maxirissa in un centro profughi nel sud-ovest della Germania. Una lite nata tra 200 rifugiati all’interno del centro di accoglienza di Leimen ha causato decine di feriti. La polizia sospetta che all’origine della lite vi siano motivi religiosi, dopo che alcuni migranti hanno accusato altri di essere «cattivi musulmani» per avere bevuto alcol.
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24 Gennaio 2016
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