La Lazio che vola ha le ali dell’aquila Lotito
CALCIO Se ha ragione chi vince, allora Claudio Lotito ne ha da vendere. E se ancora gli resta appiccicata la telefonata registrata a sua insaputa e poi messa in “onda” dal dg dell’Ischia Iodice, dove le spara grosse su come dovrebbe funzionare il calcio, diamo però a Lotito quello che è di Lotito. Il romano Claudio ha la squadra che gioca meglio in campionato: è terza in classifica insieme all’osannatissimo Napoli, è quella che ha vinto più partite (14) dopo la Juventus (18), una più di Roma e Napoli (13), è piena di assi e ha un allenatore, Stefano Pioli, tra i migliori in circolazione. Insomma, risulati che le milanesi si leccherebbero le mani. Lotito non è amatissimo da una parte fan del club biancoceleste. L’accusa principale: è uno col braccino corto. Sbagliato. È uno che sa come gira il fumo. È uno che se non sa di calcio (ma poi sarà vero?), e ha comunque l’umiltà di circondarsi di gente che invece il calcio lo capisce eccome. Tare è forse il ds meno pagato di tutti, ma lavora bene, con serietà e caparbietà tutta albanese.
Diamo anche un’occhiata al parco giocatori: Felipe Anderson: brasiliano classe ’93. Il meno noto del “trio meravigliao” del Santos con Ganso e Neymar (che lo adora: «Felipe in campo è il compagno ideale, sa come e dove passarti il pallone. A centrocampo può fare tutto».) Candreva: sembrava aver fallito gli appuntamenti importanti della carriera, alla Lazio è esploso. Miroslav Klose, beh, ogni commento è superfluo. Lucas Rodrigo Biglia: centrocampista dell’Argentina. E poi Keita, Mauri, de Vrij…
COSIMO CROCE
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