È giallo sui droni che sorvolano Parigi

FRANCIA. Almeno cinque droni sono stati avvistati nella notte del 23 febbraio mentre sorvolavano luoghi simbolo di Parigi. Finora non è stato possibile individuare chi comandasse a distanza i piccoli velivoli che ovviamente preoccupano una Francia ancora scossa dalle stragi jihadiste di gennaio. Il primo avvistamento è avvenuto nei pressi dell’ambasciata americana, successivamente sono stati sorvolati anche la Torre Eiffel, Place de la Concorde e Les Invalides, il museo dell’Esercito. «Potrebbe essere un’azione coordinata ma al momento non possiamo stabilirlo. Abbiamo fatto il possibile per arrivare agli operatori ma non siamo stati in grado di individuarli», hanno riferito fonti della sicurezza francese. «Fino ad oggi non erano mai apparsi tanti droni in una notte», ha aggiunto. La procura, che ha aperto un’indagine, ha affidato l’inchiesta alla Gendarmeria del trasporto aereo.Si tratta solo dell’ultimo episodio di una serie di sorvoli “misteriosi” recenti: la Procura ha aperto un’inchiesta dopo l’avvistamento di un drone sull’Eliseo il 20 gennaio scorso. E dallo scorso ottobre, sono 19 i droni avvistati nei pressi di centrali nucleari francesi.
 Il criminologo
Dietro ai droni che hanno sorvolato i cieli di Parigi ci sarebbe un’«organizzazione  strutturata», secondo  il criminologo Christophe Naudin, specializzato in questioni di sicurezza aerea, secondo cui «ci sono tutte le ragioni di preoccuparsi quando dei droni sorvolano lo spazio  pubblico, possono cadere sui passanti». «Con qualsiasi immagine satellitare – precisa il criminologo,  intervistato da “Le Figarò” – si otterrebbe la stessa immagine presa  da un drone. Parigi è una città di cui si sa già tutto. Escludo l’utilizzo di questi droni per motivi di spionaggio. Ci troviamo senza dubbio davanti ad un’organizzazione che cerca di sperimentare i mezzi  di intelligence francesi».
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