La Juve frena a Cesena 2-2 e niente allungo sulla Roma

CALCIO La Juve si spaventa, va sotto contro il Cesena, ci mette 16’ a rimettere le cose a posto ma alla fine si fa raggiungere e sbaglia pure il rigore che avrebbe praticamente chiuso il campionato. Succede di tutto, al Manuzzi, dopo che nel pomeriggio la Roma non ce l’aveva fatta a imporsi nemmeno contro il derelitto Parma. Si pensava a quel punto che il campionato fosse giunto al de profundis, perché pareva inutile pensare a chissà quali rimonte o a dare allo scontro diretto di lunedì 2 marzo chissà quale importanza. Invece, con buona pace di Lotito, le provinciali hanno restituito pepe  alla corsa  verso il tricolore. L’inizio serata aveva trovato una Juve  poco pronta: Defrel e il suo sinistro rischiavano di fare male a Buffon due volte, ancor prima che in contropiede (dopo erroraccio di Pirlo) fosse Djuric a mandare i romagnoli in paradiso. I bianconeri si svegliavano immediatamente: sedici minuti bastavano per pareggiare con Morata (sesto gol in campionato) e andare in vantaggio con Marchisio. Poi, però, la Signora si accontentava e gestiva il match: Brienza la puniva con un gran sinistro al volo e nel finale ci pensava Vidal a mantenere in vita la Roma. Rigore (procurato da Llorente) calciato a lato, sguardo basso e giallorossi che rimangono a meno sette. Per la serie: occasione fallita sia dagli uni che dagli altri. Il campionato ringrazia, in attesa di Juve-Atalanta e Verona-Roma: seguiranno poi la Champions e lo scontro diretto.
DOMENICO LATAGLIATA