Al Carignano Ferrini rilegge Spregelburd
TORINO Se un congiunto vi avesse donato un rene per salvarvi e ora ve lo richiedesse indietro per la vita di un’altra persona cara, cosa fareste? È la situazione – surreale ma non troppo – attorno cui il drammaturgo argentino Rafael Spregelburd costruisce il suo “Lucido”, la commedia che ha vinto nel 2011 il Premio Ubu per il miglior nuovo testo straniero.
In scena al Carignano, fino al 5 luglio, Jurij Ferrini, nella doppia veste di attore e regista, Rebecca Rossetti, Agnese Mercati e Federico Palumeri saranno accanto a Lucrezia, la bambina che ha “prestato” – come dice lei – il rene a suo fratello Luca e che ora rivuole indietro perché serve a suo marito.
Ambientata a Buenos Aires, la commedia si snoda su una trattativa da incubo fatta di humour nero e dialoghi pirotecnici.
Il Carignano è stato il primo a riaprire al pubblico rispettando il distanziamento tra le sedute.
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