Medio Oriente
9:30 pm, 19 Marzo 24 calendario
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Medio Oriente, Onu: «L’uso della fame è un crimine di guerra»

Di: Redazione Metronews
Onu fame
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Medio Oriente, Onu: «L’uso della fame è un crimine di guerra». Il riferimento è al comportamento di Israele che ostacola gli aiuti a Gaza.

Medio Oriente, Onu: «L’uso della fame è un crimine di guerra»

«Le continue restrizioni poste da Israele sull’ingresso degli aiuti destinati alla popolazione della Striscia di Gaza, così come il modo con ci porta avanti le ostilità, potrebbero equivalere all’uso della fame come metodo di guerra». Il che rappresenta «un crimine di guerra». Lo ha dichiarato il portavoce dell’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, Jeremy Laurence, chiedendo ai tribunali internazionali di verificare quanto sta accadendo nell’enclave.

«Il tempo sta per scadere. Tutti, soprattutto coloro che possono influenzare, devono insistere in modo che Israele favorisca l’ingresso e la distribuzione dell’assistenza umanitaria necessaria e dei beni commerciali per mettere fine all’inedia ed evitare il rischio di una carestia», ha aggiunto.

Cosa si intende per carestia

Ma cosa si intende, esattamente, per carestia? Per capirlo occorre affidarsi a un sistema di cinque livelli di una scala di insicurezza alimentare elaborato da un gruppo di organizzazioni internazionali ed enti di beneficenza noto come “Integrated Food Security Phase Classification”. Quando si arriva al quinto livello, allora si ha una carestia, mentre al terzo si parla di “crisi” e al quarto di ”emergenza”.

Le Nazioni Unite e gli esperti della “Famine Review Committee” affiliata parlano di carestia quando, in una determinata area, almeno il 20% delle famiglie si trova a dover affrontare una mancanza di cibo estrema, almeno il 30% dei bambini soffre di malnutrizione acuta e due persone ogni 10mila muoiono ogni giorno a causa della fame o per malattie in qualche modo riconducibili alla mancanza di una alimentazione adeguata.

Per capire se nella Striscia di Gaza sia in corso una carestia occorre tornare alla fine dello scorso anno quando funzionari delle Nazioni Unite hanno dichiarato che circa 377.800 persone, ovvero circa il 17% della popolazione della Striscia di Gaza, dovrebbero essere considerate al quinto livello della scala di insicurezza alimentare. Ciò significa che si trovavano ad affrontare le stesse condizioni delle persone che vivevano in aree precedentemente dichiarate zone di carestia. Come poteva essere la Somalia nel 2011 o il Sud Sudan nel 2017.

19 Marzo 2024
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