Iran
2:17 pm, 2 Marzo 24 calendario

Elezioni in Iran: “falchi” in vantaggio, record di astensionismo

Di: Redazione Metronews
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In Iran, all’indomani delle elezioni parlamentari nelle quali si è votato per eleggere il Parlamento e l’Assemblea degli esperti (che ha il potere di nominare la Guida Suprema), i sostenitori della dura sono in vantaggio nel conteggio iniziale dei voti nella capitale Teheran. Lo riportano i media di Stato, in particolare l’agenzia di stampa statale Irna e la tv statale, secondo cui finora, sulla base di un report del ministero dell’Interno che viene aggiornato ogni ora, a Teheran sono state conteggiate 1.960 delle 5 mila schede elettorali. Negli ultimi vent’anni il parlamento è stato controllato dagli integralisti, che spesso hanno intonato canti di “Morte all’America” durante le sedute. Secondo la legge iraniana, il Parlamento ha una serie di ruoli, tra cui la supervisione del ramo esecutivo e il voto sui trattati, ma in pratica il potere assoluto in Iran spetta alla Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei.

Le elezioni di ieri, le prime dopo la repressione delle proteste del 2022

Le elezioni di venerdì sono state le prime dopo la sanguinosa repressione delle proteste del 2022, seguite alla morte della 22enne Mahsa Amini sotto la custodia della polizia che l’aveva arrestata per avere indossato male il velo. Le proteste sono rapidamente degenerate in richieste di ribaltare il governo teocratico. Secondo gli attivisti per i diritti umani, in Iran la severa repressione delle proteste del 2022 ha provocato la morte di oltre 500 persone e l’arresto di quasi 20mila.

Secondo report non ufficiali l’affluenza alle urne è stata del 41%

Le autorità non hanno ancora comunicato l’affluenza totale alle urne ma secondo l’agenzia Irna, che cita report non ufficiali, l’affluenza è stata del 41%. Nelle elezioni parlamentari del 2009, solo il 42% degli aventi diritto si era recato alle urne e quella era stata considerata l’affluenza più bassa dalla Rivoluzione islamica del 1979. Nelle ultime settimane si erano diffusi appelli al boicottaggio delle elezioni, anche da parte della premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi, attivista per i diritti delle donne, che le ha definite una “farsa”. Le autorità iraniane, e persino la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, invece, avevano esortato i cittadini ad andare a votare.

 

2 Marzo 2024
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