Climate change
12:43 pm, 27 Dicembre 23 calendario

Wwf: un anno a marcia indietro per clima e natura

Di: Redazione Metronews
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«Il 2023 avrebbe dovuto essere un anno di svolta per le politiche ambientali del nostro Paese. Le premesse c’erano tutte grazie alla riforma della Costituzione, che nel febbraio 2022 ha modificato gli articoli 9 e 41 facendo entrare l’ambiente e la sua tutela tra i principi fondamentali della nostra Carta. Un passaggio giustamente definito “epocale”, “storico”, approvato con un consenso bipartisan (ad eccezione dell’astensione in vari passaggi di Fratelli d’Italia), ma che, ad oggi, non ha trovato applicazioni concrete né nell’azione del governo, né nell’attività legislativa del Parlamento». Così il Wwf traccia il bilancio del 2023 sul fronte delle azioni per la tutela ambientale.

«Il governo ha dimostrato un vero e proprio disinteresse nei confronti dell’ambiente nonostante la riforma costituzionale lo abbia elevato a cardine del nostro tessuto istituzionale. Si può dire, anzi, che nell’ultimo anno si sia innestata una sostanziale marcia indietro nella quantità e nella qualità della protezione della Natura nel nostro Paese», continua la nota.

A inizio legislatura il Wwf definì questo un “tempo essenziale” perché «è ora il momento delle scelte concrete verso la sostenibilità se si vogliono rispettare gli obiettivi di contrasto al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità da raggiungere entro il 2030. E invece ci sono stati passi indietro normativi e culturali, resi ancora più preoccupanti da affermazioni e prese di posizione negazioniste del cambiamento climatico, oltre che attacchi al mondo dell’ambientalismo addirittura da parte di componenti dell’esecutivo e della compagine politica di maggioranza. Ad aumentare la preoccupazione rispetto alla qualità della protezione ambientale interviene la corsa (poco nota al grande pubblico) verso l’Autonomia differenziata, che rischia di frammentare e rendere non omogenea proprio la tutela del nostro Capitale Naturale che è un patrimonio di tutti i cittadini. Un patrimonio che la recente riforma della Costituzione impone di tutelare anche in funzione “delle generazioni future».

Transizione energetica

Per il Wwf, «il nostro Paese non sta giocando un ruolo attivo nella transizione ecologica e nell’economia del futuro. Ancora oggi la bozza di aggiornamento del Piano Nazionale Energia e Clima (Pniec) continua a valorizzare gas naturale, biocombustibili e persino l’energia nucleare, mostrandosi totalmente incoerente con gli obiettivi e le tempistiche della transizione energetica ed ecologica. I grandi assenti? Una legge per il clima, necessaria per incardinare la sfida della crisi climatica nella legislazione. Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici non è stato ancora adottato, così come il decreto per le Aree idonee per le rinnovabili e i decreti attuativi delle Comunità energetiche. Si attende anche il Testo unico sulle Rinnovabili».

Biodiversità

Il Wwf sulla lotta alla perdita di biodiversità, «Governo e Parlamento hanno profondamente deluso. Sono tantissimi gli atti e i provvedimenti adottati contro la fauna e la natura in generale. Nella Legge Finanziaria dello scorso anno è stato inserito, senza alcuna logica e senza criterio l’emendamento “caccia selvaggia” che permette di sparare in parchi, aree protette e città a tutti gli animali, in qualsiasi periodo dell’anno. Si è poi ricostituito il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, qualificandolo come “la sede tecnico-scientifica più idonea ad affrontare le problematiche connesse alla gestione venatoria della fauna selvatica omeoterma”, ma in realtà facendone un organismo condizionato dalla lobby dei cacciatori con 1 solo rappresentante di Ispra su 17 componenti (con larga partecipazione di soggetti legati al mondo venatorio)».

«Il Governo delude anche in Europa –continua il Wwf – dove per due volte ha votato contro l’approvazione della Nature Restoration Law, la legge che prevede il ripristino del 20% degli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030”. L’Italia, inoltre, “si appresta ad entrare nel 2024 senza ancora una Strategia operativa per la conservazione della biodiversità 2020-2030, rischiando così che anche il decennio in corso fallisca nell’obiettivo di fermare la drammatica perdita di biodiversità che riguarda il nostro Paese e l’intero Pianeta».

Suolo e grandi opere

«È tornata la grande bufala del Ponte sullo Stretto: opera dal costo elevatissimo e ingiustificato, senza Via e di cui non è stata ancora dimostrata la costruibilità – dice il Wwf – Nel frattempo, il trasporto pubblico viene sempre più penalizzato e restiamo indietro sugli investimenti necessari per contrastare il dissesto idrogeologico e la cementificazione del suolo. I grandi assenti? La legge sul consumo di suolo».

Plastica

Sul tema degli imballaggi monouso, “l’Italia ha scelto di andare contro l’obiettivo europeo di ridurre gli imballaggi e l’usa-e-getta”.

Agricoltura e allevamento

«L’Italia – continua il Wwf – vieta la produzione e l’immissione sul mercato della cosiddetta “carne colturale”, bloccando così la ricerca e generando interferenze con le competenze dell’Unione Europea», rileva l’associazione.

Mare

«Provvedimento “sblocca-trivelle”, rilancio della presenza e dell’attività delle piattaforme offshore di estrazione degli idrocarburi, scardinando vincoli normativi a tutela dell’ambiente, delle popolazioni costiere e dell’economia del mare – osserva il Wwf – Grandi assenti? I decreti attuativi della Legge Salvamare, senza i quali questa legge continua a essere una scatola vuota».

27 Dicembre 2023
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