Divorzio
4:33 pm, 19 Dicembre 23 calendario

L’assegno di divorzio si calcola anche sugli anni di convivenza prima delle nozze

Di: Redazione Metronews
condividi

Per calcolare l’assegno di mantenimento in caso di divorzio bisogna tener conto anche del periodo della convivenza prematrimoniale. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale «nei casi peculiari in cui il matrimonio si ricolleghi a una convivenza» della coppia «avente i connotati di stabilità e continuità, in ragione di un progetto di vita comune, dal quale discendano anche reciproche contribuzioni economiche». Questo nei casi in cui «emerga una relazione di continuità tra la fase ‘di fattò di quella medesima unione e la fase ‘giuridicà del vincolo matrimoniale». Nel conteggio per stabilire l’ammontare dell’assegno quindi va ricostruito tutto il progetto di vita della coppia,  «occorrendo vagliare l’esistenza, durante la convivenza prematrimoniale, di scelte condivise dalla coppia che abbiano conformato la vita all’interno del matrimonio e cui si possano ricollegare, con accertamento del relativo nesso causale, sacrifici o rinunce, in particolare, alla vita lavorativa/professionale del coniuge economicamente più debole, che sia risultato incapace di garantirsi un mantenimento adeguato, successivamente al divorzio».

Il plauso dei matrimonialisti

«La Suprema Corte a sezioni unite ha emesso ieri una sentenza rivoluzionaria sul piano giuridico e giudiziario, nonché su quello culturale e sociale» commenta Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami, Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani.  «Per la prima volta viene attribuita alla convivenza prematrimoniale un’importanza decisiva ai fini del calcolo dell’assegno di mantenimento per il coniuge economicamente più debole in sede di divorzio – spiega Gassani – Molte coppie convivono per tanti anni prima di sposarsi. Spesso le scelte più importanti vengono condivise durante questa fase prematrimoniale e sovente si tratta di scelte che condizionano la coppia e le prospettive personali e lavorative di uno dei due partners. Dunque la Cassazione ha elevato l’asticella culturale del Paese conferendo alla pregressa convivenza prematrimoniale un valore importante anche per calcolare l’assegno di divorzio sulla base, appunto, di tutto ciò che è accaduto ed è stato scelto dai coniugi prima di sposarsi.
“Si può dire che questa sentenza rappresenta una rivoluzione copernicana del diritto di famiglia italiano perché vengono valorizzati i sacrifici e le rinunce che un convivente può aver fatto in favore dell’altro prima di convolare a nozze».

 

19 Dicembre 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo