mes
7:47 pm, 11 Dicembre 23 calendario

Meloni sul Mes: “Dibattito molto italiano, ideologico e strumentale”. E il voto slitta al 2024

Di: Redazione Metronews
Meloni sul Mes
condividi

La premier Giorgia Meloni rompe il silenzio sul Mes: «Vedo un dibattito molto italiano e ideologico, che testimonia la strumentalità di certe posizioni. Non si può parlare del Mes se non si conosce il contesto. Io penso che la strumentalità di un certo dibattito in chiave interna non tenga conto anche dell’eventuale danno che si reca all’Italia. Un governo serio tiene conto del contesto e in quel contesto fa calare gli strumenti. Stiamo parlando di strumenti e non di totem ideologici. Quando saprò il contesto nel quale mi muovo saprò anche cosa bisogna fare del Mes. Continuo a ritenere il Mes uno strumento che ad oggi non è stato utilizzato neanche quando era stata attivata una linea di credito durante la pandemia che aveva minori condizionalità – ha aggiunto la presidente del Consiglio – purtroppo è uno strumento rispetto al quale gli Stati prima di accedere si pongono un problema di che tipo di messaggio danno al resto del mondo, ed è un tema che va valutato perchè sono molte risorse che si rischiano di tenere ferme e che non vengono utilizzate quando invece potrebbero essere utilizzate in modo più efficace».

Meloni sul Mes: “Nessun totem”

Giorgia Meloni ha poi risposto alle opposizioni: «Certe dichiarazioni fanno anche abbastanza sorridere. Leggevo stamattina Elly Schlein, che diceva “non possiamo tenere ferma tutta l’Europa”. Forse la segretaria del Pd non sa che il Mes è uno strumento che esiste – ha sottolineato la premier – chi lo vuole attivare lo può tranquillamente attivare. E semmai bisognerebbe interrogarsi sul perchè, in un momento in cui tutti facciamo i salti mortali per reperire risorse, nessuno vuole attivarlo. Questo sarebbe il dibattito da aprire. E poi siete stati al governo 4 anni ma perchè non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi?». Il voto sul Mes comunque non si terrà giovedì ma sicuramente slitterà «al prossimo anno», ha messo agli atti il ministro Guido Crosetto. Dunque il voto va al 2024.

Schlein: “Basta gioco delle tre carte”

A stretto giro la replica della segretaria Dem. «Giorgia Meloni fa il gioco delle tre carte. È troppo occupata a difendere una manovra economica indifendibile e dimentica i fatti – ha scandito Elly Schlein – primo: quello di cui discute non è l’attivazione del Mes ma la ratifica del trattato che lo modifica. Secondo: 26 Paesi su 27 hanno già ratificato le modifiche. Sono Paesi governati da coalizioni di ogni colore politico. Terzo fatto: rimane solo l’Italia, perchè la destra è prigioniera della sua propaganda ideologica. Governare implica assumersi delle responsabilità – ha aggiunto Schlein – ratificare le modifiche al Mes non significa chiederne l’attivazione, ma non impedire agli altri Paesi di accedervi. Se non è in grado nemmeno di spiegare questa differenza, non è adatta al suo mestiere. Noi siamo comunque convinti che anche questa pantomima finirà e Giorgia Meloni si rimangerà anche questa promessa elettorale, come è finita per le accise sulla benzina, sui tagli alle pensioni e alla sanità».

11 Dicembre 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo