expo 2030
5:26 pm, 28 Novembre 23 calendario

Expo 2030, stravince Riad al primo turno. Seconda Busan, solo 17 voti a Roma. Gualtieri: “Brutta sconfitta”

Di: Redazione Metronews
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Expo 2030 si terrà a Riad, la capitale dell’Arabia Saudita, che ha conquistato alla prima votazione 119 voti sul totale dei 182 delegati del Bureau international des Expositions.

Expo 2030 a Riad

Riad ospiterà dunque l’Esposizione Universale del 2030 e sarà la prima città araba a ospitare l’evento. La notizia è stata accolta con un’esplosione di gioia dalla delegazione saudita, che ospiterà l’esposizione con il tema «L’era del cambiamento: insieme per un futuro chiaro» tra il 1 ottobre 2030 e il 31 marzo 2031.

Al secondo posto si è piazzata la sudcoreana Busan (che ha ottenuto 29 voti); mentre Roma è rimasta assolutamente fuori dai giochi, avendo raccolto solo 17 voti. I sudcoreani nelle ultime concitate fasi per accaparrarsi i voti sono quasi venuti alle mani con i sauditi. Per Riad era arrivato sul finale anche il sostegno di Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese che gioca nel campionato saudita, in una clip trasmessa durante la presentazione, aveva detto: «Io e la mia famiglia ci stiamo divertendo molto qui. Riad è una città incredibile ed è pronta a accogliervi tutti. Ci vediamo presto».

Mohammed bin Salman: “Vittoria consolida la fiducia internazionale”

L’erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, si è congratulato con re Salman per l’assegnazione a Riad dell’Expo 2030 e ha “espresso i suoi ringraziamenti ai Paesi che hanno votato per la candidatura del Regno così come ai due Paesi concorrenti”, Italia e Corea del Sud, che hanno visto le rispettive candidatura di Roma e Busan costrette a cedere il passo. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale saudita, secondo cui Mbs ha dichiarato che “la vittoria del Regno come sede di Expo 2030 consolida il suo ruolo pionieristico e centrale e la fiducia internazionale di cui gode e che lo rende una destinazione ideale per ospitare le più importanti manifestazioni internazionali”.

Termovalorizzatore Gualtieri
Roberto Gualtieri

Gualtieri: “Brutta sconfitta”

«E’ stata una brutta sconfitta, Riad ha dilagato oltre ogni previsione e in qualche modo ha espresso una forza che avevamo visto durante questa campagna elettorale, anche economica, che ha reso questo Expo molto particolare. Siamo amareggiati, naturalmente, il nostro progetto era molto bello ma i rapporti di forza anche economici che qui sono stati espressi, come avevamo anche un pò segnalato, denunciato, hanno portato a un voto nettissimo, a una vittoria schiacciante di Riad. Questo è un tema, naturalmente: tanti eventi internazionali stanno andando a colpi di risorse nel Golfo, noi avevamo segnalato questo problema, però oggi è avvenuto e dobbiamo accettare sportivamente la sconfitta». Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha commentato a caldo con i cronisti l’esito della votazione per Expo 2030.

Appelli invano per Roma

Per la candidatura di Roma si erano spesi negli ultimi appelli anche Jannick Sinner, fresco vincitore della Coppa Davis («L’Italia incarna i valori dello sport, incarna i valori sociali e di umanità che sono il cuore del nostro progetto»), la schermitrice Bebe Vio («A Roma abbiamo un cuore, un cuore straordinario, il cuore di Roma è quello che mi ha portato avanti con la mia vita, mi ha reso orgogliosa di essere parte di questa città») e la premier Giorgia Meloni: «A Roma ogni nazione troverà il suo spazio, come un pari tra pari – ha detto – e avrà la possibilità di mettere in mostra la propria identità. Non importa quanto grande o piccolo possa essere, a Roma ogni persona ha qualcosa di unico da offrire e vogliamo che tutti contribuiscano su un terreno di gioco equo. Roma è stata la prima megalopoli nella storia, è la capitale del dialogo tra le grandi religioni monoteistiche, una città – ha concluso Meloni – dove le persone e le culture si sono incontrate e continuano a incontrarsi, creando una combinazione unica tra radici antiche e modernità tecnologica». «Roma non vede l’ora di ospitare l’Expo con speranza e le sue braccia amorevoli. Portiamo l’Expo a casa a Roma», aveva dichiarato l’attrice Trudie Styler. «Roma non appartiene soltanto ai romani, ma appartiene al mondo – era stata la chiosa dell’attrice Sabrina Impacciatore – venite a Roma e non ve ne pentirete». Ma è finita diversamente.

Calenda: “Candidatura nata male e sostenuta peggio”

“Un’occasione persa per Roma ma anche per Expo. Una candidatura nata male e sostenuta peggio. Che peccato“. Lo scrive Carlo Calenda

«La sconfitta di Roma sull’Expo è una figuraccia galattica sia di Gualtieri che di Meloni. Perdere ci sta. Ottenere solo 17 voti dimostra una irrilevanza che l’Italia non merita. I sovranisti non sono credibili a livello internazionale, ormai è chiaro a tutti. E il Campidoglio deve darsi una mossa, perchè questa amministrazione non funziona». Lo scrive sui suoi canali social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia viva.

Gli albergatori

“Non me lo aspettavo, pensavo che saremmo arrivati al ballottaggio. Questa vittoria così schiacciante di Riad ma anche il fatto che Busan sia sopra Roma mi fa pensare che non ci siamo mossi nella maniera giusta, abbiamo sbagliato qualcosa perché se chiedi a 100 persone di Busan, 99 non sanno neanche cosa sia. Sapevamo che sarebbe stato difficile ma non pensavo a una debacle di questo genere”. Lo dice Giuseppe Roscioli Federalberghi Roma. “Abbiamo perso una grande occasione, ora speriamo che le istituzioni tutte lavorino insieme per compensare questa opportunità perduta per la città di Roma”.

La Camera di Commercio di Roma

“Siamo delusi e rammaricati, inutile nasconderlo. Con la mancata aggiudicazione di Expo 2030 decisa poco fa, a Parigi, dai delegati del Bureau International des Expositions sfuma, per Roma, un’occasione unica di rilancio, specie in termini economici e di relazioni internazionali. Una perdita per la Capitale e per l’intero Paese purtroppo, ma non abbiamo rimpianti. Si è lavorato tutti insieme molto seriamente – Governo centrale, Istituzioni territoriali e sistema imprenditoriale – senza badare a interessi di parte, presentando un progetto ambizioso e credibile che aveva nell’inclusione, nella sostenibilità e nell’innovazione i suoi pilastri fondamentali”. Lo sottolinea Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma. “Purtroppo, la maggioranza dei delegati del Bie ha deciso diversamente, a favore di Riad. Ora bisogna guardare avanti con rinnovata fiducia e voglia di fare perché un altro grande evento internazionale è ormai alle porte: il Giubileo del 2025, un evento che si terrà a Roma e che appartiene a tutto il mondo”.

28 Novembre 2023
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