Expo 2030
8:43 pm, 22 Novembre 23 calendario
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Expo 2030, ultimi sette giorni prima del voto finale

Di: Redazione Metronews
Expo 2030
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Entra nel vivo delle ultime battute la competizione per aggiudicarsi Expo 2030. Tra sette giorni è prevista la decisione finale e ieri sera a Parigi una delegazione italiana ha incontrato una rappresentanza del Bureau international des expositions, in attesa del voto dei 182 Paesi membri in programma per il 28 novembre che dovranno scegliere tra Roma (Italia), Riad (Arabia Saudita) e Busan (Corea del sud).

Expo 2030, ultimi sette giorni prima del voto finale

L’incontro all’hotel Plaza Athénée, uno dei luoghi più esclusivi della Capitale francese, ha visto in prima fila il sindaco Roberto Gualtieri e una rappresentanza dei consiglieri della Regione Lazio, guidata dal presidente della commissione Expo 2030, Luciano Nobili. Nel sostenere la candidatura di Roma «siamo molto determinati» e rispetto alle altre delegazioni «abbiamo un atteggiamento meno mercantile nello scambio, ma più basato su valori e principi, e credo che sia il modo migliore per condurre questa sfida», ha detto il Gualtieri.

«Stiamo parlando con molti Paesi – ha sottolineato il sindaco – stiamo viaggiando e girando, a tutti presentiamo il nostro approccio: vogliamo che nella Expo di Roma tutti abbiano una voce e che Roma sia una città aperta, messa a servizio del mondo con tutta la sua bellezza straordinaria».

Come si sceglierà la città che ospiterà l’Expo

Le votazioni che si svolgeranno nell’assemblea del Bie del 28 novembre contemplano una prima fase da cui può essere già decretato il vincincitore qualora una delle tre città ottenga i due terzi dei consensi, in alternativa è prevista una seconda chiamata alle urne, con voto segreto – sempre nella stessa giornata – in cui si aggiudica la competizione chi ottiene il numero maggiore di consensi.

«Sentiamo una grandissima simpatia e supporto per il nostro progetto, tutti riconoscono che sia il più bello e in linea con i valori del 2030, della sostenibilità e dell’inclusione, e quindi ce la stiamo giocando con grande determinazione. Gli avversari sono forti e determinati, è una sfida impegnativa, ma siamo molto determinati a mettercela tutta», ha osservato Gualtieri.

E anche dal fronte regionale sono arrivate parole di speranza: «Sono gli ultimi giorni, quelli decisivi, in vista del voto dei delegati del Bureau international des expositions – ha detto Nobili – e sono felice dell’ampia convergenza politica e istituzionale che si è messa in moto: lavoriamo per lo stesso obiettivo, al di là dei colori politici, per l’interesse di Roma, del Lazio, dell’Italia. Anche perché l’economia legata ai grandi eventi è ormai fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle grandi aree urbane, anche in termini di infrastrutture che si realizzano e di servizi da offrire a tutti i cittadini. I grandi eventi cambiano il volto delle città, sono un’occasione unica di investimenti, riqualificazione, futuro».

Chi c’era all’hotel Plaza Athénée

Tra gli ospiti della serata di ieri: l’assessore alle Relazioni internazionali di Parigi, Arnaud Ngatcha; l’ambasciatore Jean-Paul Carteron, presidente del Circolo degli ambasciatori, Giuseppe Scognamiglio, direttore generale del Comitato Expo 2030 Roma, il generale Roberto Vittori, astronauta dell’Agenzia spaziale italiana e dell’Agenzia spaziale europea, che ha offerto una prospettiva unica sull’entusiasmante connubio tra la scienza spaziale e l’Expo Universale.

Ancora sono intervenuti il rinomato economista Christian de Boissieu di Les Echos che ha condiviso il suo appello per la candidatura di Roma, rappresentanti di spicco del mondo imprenditoriale e sociale, tra cui Enel, Cnh, Credit Access, Generali, Avsi, Fondazione Kennedy e Macfrut.

Come segno di riconoscimento e apprezzamento, alla fine dell’evento gli ospiti hanno ricevuto in dono con un cadeau offerto dalla Regione Lazio: l’olio extra Vergine di Oliva, simbolo di autenticità e tradizione italiana.

(Immagine di repertorio)

 

22 Novembre 2023
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