Expo 2030
7:32 pm, 18 Maggio 23 calendario
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Expo 2030, cresce il pressing contro l’Arabia Saudita

Di: Redazione Metronews
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Expo 2030, cresce il pressing contro l’Arabia Saudita per il mancato rispetto dei diritti umani. Oggi alla lista delle organizzazioni umanitarie contrarie alla candidatura di Riad si è aggiunta la Ong francese Epcm

Expo 2030, cresce il pressing contro l’Arabia Saudita

Sono in tutto dodici le associazioni umanitarie che martedì 16 maggio hanno scritto una lettera al Bureu international des exposition (Bie) per chiedere l’esclusione di Riad, e quindi dell’Arabia Saudita, dalla competizione per Expo 2030 su cui il Bie si esprimerà a novembre prossimo, a Parigi. In gara ci sono Roma (Italia), Riad (Arabia Saudita) e Busan (Corea del sud) e le favorite sono le prime due.

Tra le associazioni firmatarie c’è anche la francese Ensemble contre la peine de mort (Ecpm) oltre che diverse Ong internazionali che racchiudono fino a 200 Paesi del mondo come la World organisation against torture (Omct). Le associazioni, nella missiva indirizzata al presidente del Bie, Dimitri Kerkentzes, chiedono l’esclusione dalla competizione dell’Arabia Saudita. «Sollecitiamo il Comitato esecutivo del Bureau international des expositions a escludere la candidatura dell’Arabia Saudita come possibile ospite per l’Expo 2030».

La richiesta formale

Le associazioni chiedono «a Patrick Specht, presidente della missione d’inchiesta e presidente del comitato amministrativo e di bilancio del Bie, di svolgere una consultazione formale con i firmatari, e altre parti interessate, per una Valutazione di impatto del rispetto dei diritti umani» in Arabia Saudita.

Tra le motivazioni della richiesta le associazioni adducono in particolare «l’uso continuato della pena di morte» e «la repressione dell’attivismo per i diritti umani». E quindi concludono: «Crediamo fermamente che la pratica sistematica della violazione dei diritti umani da parte dell’Arabia Saudita non sia in linea con i valori del Bie e dell’Expo mondiale». Ricordando che il tema della competizione è «trovare soluzioni alle sfide globali che l’umanità deve affrontare e favorire il progresso e la cooperazione», le associazioni firmatarie chiedono quindi «espressamente al Comitato esecutivo del Bie di dichiarare impraticabile la candidatura dell’Arabia Saudita e di non sottoporla al voto dell’Assemblea generale».

Gualtieri: «Sui diritti umani Roma è più avanti»

Sul tema è intervenuto anche il sindaco Roberto Gualtieri: «Roma è una città in cui i diritti umani sono rispettati. Sono la base di tutto, così come i diritti sociali. Roma su questo è una città dove sono rispettati e sta lavorando perché questo sia l’Expo dei diritti, dell’inclusione e della multi-culturalità dove ogni discriminazione è bandita, e sono tutelati i diritti dei lavoratori».

«La situazione dei candidati su questo punto è evidente che sia dissimile, ed è un tema centrale. Di questo spesso ci si accorge a giochi fatti e non al momento della scelta. Da poco è uscita la classifica sulla libertà di stampa e tra i candidati Roma è più avanti. Per quanto riguarda un altro candidato, invece, parliamo proprio del fondo classifica», ha concluso Gualtieri.

18 Maggio 2023
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