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11:14 am, 22 Novembre 23 calendario

Frecciarossa fermato a Ciampino, nuova bufera su Lollobrigida. Renzi: “Se vero si dimetta”. Foti: “Sciacalli”. Lui: “Fermata era per tutti”

Di: Redazione Metronews
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Una nuova bufera tra maggioranza e opposizione coinvolge il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità e delle Foreste, Francesco Lollobrigida,  che secondo Il Fatto Quotidiano avrebbe chiesto una fermata straordinaria di un treno Frecciarossa in ritardo a Ciampino.

Lollobrigida, la bufera del treno

Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma-Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti- – avverte Matteo Renzi sui social – I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida.

“Quanto riportato dai media è allucinante, un episodio degno di una repubblica delle banane. Se fosse confermato, saremmo in presenza di un intollerabile atto di prepotenza. In un qualunque Paese civile, un ministro così si sotterrerebbe dalla vergogna. E se ne andrebbe all’istante”. Così Antonio Misiani del Pd su twitter.

«Non è una cosa accettabile. Dimostra una concezione sbagliata dell’uso del potere pubblico e mostra scarso senso della dignità rispetto al ruolo ricoperto. Che almeno si scusi», scrive sui social il segretario di Azione, Carlo Calenda, commentando l’articolo che parla del Frecciarossa fatto fermare da Lollobrigida a Ciampino.

«L’autorità giudiziaria verifichi se c’è stata interruzione di pubblico servizio e abuso d’ufficio nell’aver autorizzato la fermata del treno alta velocità alla stazione di Ciampino, per consentire al ministro Lollobrigida di scendere dal treno e arrivare in tempo ai suoi appuntamenti dice il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli – E’ gravissimo, se dovesse essere confermato dalle autorità competenti, che un treno ad alta velocità sia stato fatto fermare in una stazione per far scendere un ministro in ritardo rispetto ai suoi appuntamenti, anche perchè ci troveremmo di fronte ai reati di interruzione di pubblico servizio e abuso d’ufficio. Per quali ragioni si è consentito di bloccare un treno per le esigenze di un ministro e a scapito degli altri viaggiatori? Questa vicenda – aggiunge il deputato Avs – trasmette un messaggio estremamente negativo: episodi del genere danneggiano l’immagine della politica e delle istituzioni, poichè fanno percepire la politica non come un servizio alla comunità e ai cittadini, bensì come un privilegio».

Il ministro: “La fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti”

«Anche oggi ho passato la giornata con studenti degli agrari a parlare del loro futuro, con i loro docenti capaci di trasmettere passione e amore per il territorio. Ieri a Caivano nell’istituto Morani ho incontrato molti di loro, che grazie alla scuola riscattano un territorio divenuto famoso per l’assenza dello Stato e il proliferare di episodi criminali. Grazie allo Stato, tornato a Caivano con le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e tanti cittadini onesti ieri è stato restituito alla città un Parco Pubblico sottratto al degrado. Ero stato invitato ad inaugurarlo alla presenza di centinaia di uomini e donne in divisa, studenti delle scuole elementari fino alle superiori, associazioni e cittadini – ha dichiarato Lollobrigida – Il treno che ho preso per arrivare, ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte. Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato. E come è avvenuto per diverse ragioni in moltissime altre occasioni per motivi che Trenitalia ha già spiegato».

La difesa, Foti: “Sciacalli su Lollobrigida”

«Oggi, dal solito quotidiano, con la schiera al seguito di alcuni parlamentari della sinistra, arriva l’ultimo attacco spuntato contro il ministro Lollobrigida. La sua colpa sarebbe quella di essere sceso a causa di un grave ritardo dal treno Frecciarossa e, senza recare alcun disagio ai passeggeri, pur di presenziare a un evento importante come l’inaugurazione del parco urbano a Caivano». A dirlo è il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. «E’ lampante che l’assenza di un ministro a un’iniziativa come quella di ieri, che sancisce, grazie anche al governo Meloni, la rivincita dei cittadini contro la criminalità, sarebbe stato un vero e proprio danno all’immagine dello Stato. Se la colpa di Lollobrigida è quella di voler esser presente a tutti i costi a Caivano, di aver voluto usare un mezzo pubblico e di aver trovato prontamente un’alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sanno più a cosa aggrapparsi. E fa davvero sorridere la richiesta di dimissioni da parte di Renzi, che arriva proprio da colui il quale si fece fare l’Air Force Renzi tutto per lui. Solidarietà al ministro Lollobrigida».

La polemica sul ministro Lollobrigida e il treno fermato vicino Roma? «Ho letto che, peraltro, la cosa non ha comportato ritardi. Questi sono argomenti usati in modo strumentale», dice Giorgio Mulè a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. «Renzi ha chiesto le dimissioni del ministro? Il problema di Lollobrigida era che non aveva l’Air Force Renzi, sennò – ironizza il vicepresidente FI della Camera – avrebbe risolto in quel modo…». «Indigniamoci per le cose vere. Questa non mi sembra sia tale», conclude.

22 Novembre 2023
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