inflazione
1:11 pm, 15 Novembre 23 calendario

Frena l’inflazione, ma c’è un “effetto ottico”: il confronto con ottobre 2022, quando i prezzi del gas erano al top

Di: Redazione Metronews
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Istat: frena l’inflazione, ma c’è anche un “effetto ottico”. A ottobre l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,7%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Lo rileva l’Istat, secondo cui l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua dal +5,3% di settembre (la stima preliminare era +1,8%).

Inflazione, c’è un “effetto ottico”: quello del confronto con ottobre 2022

La buona notizia è quindi che i prezzi calano e l’inflazione a ottobre è ben sotto il 2%, all’1,7%, con una variazione mensile di -0,2%. Un dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Poi, un’analisi più approfondita dei dati: pesa molto l’energia e meno il settore alimentare e, soprattutto, c’è ‘un effetto ottico’ perché il dato è influenzato dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto energetico, nel pieno della crisi legata al conflitto in Ucraina.

 La consistente decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da +7,6% a -17,7%) sia regolamentati (da -27,9% a -31,7%) e, in misura minore, di quelli degli Alimentari non lavorati (da +7,7% a +4,9%) e lavorati (da +8,9% a +7,3%). Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,7% a +4,0%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,0%).

Si arresta la crescita su base annua dei prezzi dei beni (nulla la variazione tendenziale da +6,0%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +4,1%), riportando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni su valori ampiamente positivi (+4,1 punti percentuali, dai -1,9 di settembre).

Energetici in calo

La diminuzione congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi degli Energetici non regolamentati (-1,9%), dei Servizi culturali, ricreativi e per la cura della persona (-0,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,6%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’incremento dei prezzi degli Energetici regolamentati (+13,8%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,4%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,1% su base mensile e di 1,8% su base annua (in netta decelerazione da +5,6% di settembre); la stima preliminare era +1,9%. Infine, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione di 0,1% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua.

15 Novembre 2023
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