inflazione
4:37 pm, 18 Ottobre 23 calendario

Aumentano i consumi delle famiglie nel 2022 ma è un effetto del “miraggio inflazione”

Di: Redazione Metronews
Aumentano i consumi
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Aumentano i consumi delle famiglie: nel 2022 la spesa media mensile in valori correnti è pari a 2.625 euro (2.415 euro nel 2021; +8,7%), ma la crescita in termini reali risulta pressochè nulla per effetto dell’inflazione (+8,7% la variazione su base annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo). In termini reali, la spesa equivalente diminuisce del 2,5% per le famiglie meno abbienti, mentre per le famiglie più abbienti aumenta dell’1,8%. Permangono ampi i divari territoriali: 782 euro di differenza tra la spesa massima del Nord-ovest e quella minima del Sud, erano 748 euro nel 2021. Continuano ad accentuarsi le differenze nei livelli di spesa tra le famiglie composte solamente da italiani rispetto a quelle in cui tutti i componenti sono stranieri (952 euro in più, 850 nel 2021).

Aumentano i consumi ma non nella realtà

Le famiglie – spiega l’Istat – hanno posto in essere strategie di risparmio per far fronte al forte aumento dei prezzi che ha caratterizzato il 2022, in parte grazie a quanto accumulato negli anni di crisi dovuta al Covid. Nel 2020 e nel 2021, infatti, il tasso di risparmio lordo delle famiglie consumatrici è stato, rispettivamente, del 15,6% e del 13,2%, prima di ridiscendere ai livelli pre-Covid attestandosi attorno all’8%. In molti casi si è trattato anche di modificare le proprie scelte di acquisto, in particolare nel comparto alimentare. Il 29,5% delle famiglie intervistate nel 2022 dichiara, infatti, di aver provato a limitare, rispetto a un anno prima, la quantità e/o la qualità del cibo acquistato. Comportamento che trova conferma anche nei dati Istat sul commercio al dettaglio, che registrano in media, nel 2022, per la vendita di beni alimentari, un aumento tendenziale in valore (+4,6%), soprattutto nei discount, e una diminuzione in volume (-4,3%).

Ripartono ristorazione e alloggio

Anche nell’ambito della spesa non alimentare, quasi tutti i capitoli di spesa nel 2022 registrano una variazione positiva rispetto al 2021, con le uniche eccezioni di Bevande alcoliche e tabacchi, Mobili, articoli e servizi per la casa e Istruzione, che rimangono stabili. Nel complesso, la spesa non alimentare, che nel 2022 è di 2.144 euro mensili, rappresentando l’81,6% della spesa complessiva, cresce del 10,0% rispetto al 2021. L’aumento più elevato (+32,2%) si osserva per il capitolo Servizi di ristorazione e di alloggio (134 euro mensili), seguito da Ricreazione, sport e cultura (92 euro, +15,9% rispetto all’anno precedente). Nel 2022, crescono significativamente anche le spese per Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili (1.010 euro al mese, +10,6%, incremento in gran parte dovuto alla forte dinamica inflazionistica fatta registrare dagli energetici), per Trasporti (+10,2%, 266 euro mensili) e per abbigliamento e calzature (+10,0%, 103 euro).

«Limitato l’acquisto di cibo»

«Consumi al palo. Il rialzo delle spese, pari a 210 euro al mese, è solo un effetto ottico dovuto all’inflazione che nel 2022 è letteralmente decollata, passando, per l’indice Nic, dall’1,9% del 2021 all’8,1%, oltre 4 volte tanto. Insomma, è solo un miraggio. Come, infatti, riporta anche l’Istat, in termini reali la spesa è pressochè invariata». Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat. «Inoltre – aggiunge – va considerato che nel 2021 c’erano ancora lockdown, coprifuochi e chiusure di attività commerciali. È drammatico, invece, il fatto che secondo l’Istat il 29,5% delle famiglie ha provato a limitare la quantità e la qualità del cibo acquistato». «Di fronte a un aumento del 10% della spesa non alimentare – segnala Coldiretti – gli italiani hanno destinato meno di un euro su cinque del budget familiare per la tavola, con un deciso aumento dell’incidenza di altre voci di spesa come abitazione, abbigliamento , trasporti e comunicazioni».

«Inflazione peserà ancora»

«L’Istat conferma: il caro vita gela i consumi degli italiani, costringendo le famiglie a spendere di più per acquistare di meno. Nel 2022 la spesa delle famiglie è cresciuta dell’8,7% in valori correnti, ma l’aumento è un “effetto ottico” dovuto all’aumento dei prezzi: al netto del tasso di inflazione – che lo scorso anno ha raggiunto l’8,7% – i consumi sono rimasti fermi». Così Confesercenti, che spiega: «La corsa dei prezzi, dunque, ha inciso pesantemente sui consumi e sul potere d’acquisto delle famiglie, in particolare quelli più deboli, e continuerà a pesare anche nell’anno in corso». La polarizzazione tra le famiglie consumatrici – come sottolinea anche l’Istituto di statistica – è evidente: «Il 50% di esse non ha speso più di 2.197 euro. Inoltre, di fronte ad un così elevata corsa dei prezzi, i nuclei familiari hanno reagito sia attingendo ai risparmi accumulati durante la crisi sanitaria dovuta al Covid che modificando i propri comportamenti di consumo».

18 Ottobre 2023
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