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11:11 am, 14 Novembre 23 calendario

Upb: “Manovra improntata a ottica di breve periodo. Sanità il finanziamento non coprirà le spese”. Giorgetti: “Possibile correzione al ribasso del Pil. Le pensioni dei medici? Daremo risposte”

Di: Redazione Metronews
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“In una situazione soggetta a rischi di natura interna e soprattutto internazionale, la manovra appare improntata a un’ottica di breve periodo, con interventi temporanei e frammentati”. Lo afferma il presidente dell’Upb, Lilia Cavallari, nel corso dell’audizione sulla manovra nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

L’Upb e la manovra del Governo Meloni

“La conferma della decontribuzione garantisce un importante supporto ai redditi da lavoro bassi e medi” ma “la modalità per fasce fa cessare ogni beneficio oltre la soglia di retribuzione lorda di 35.000 euro, con una perdita di circa 1.100 euro con il superamento di tale soglia per un solo euro. Nell’eventualità di ulteriori proroghe vi sarebbe un forte disincentivo al lavoro e si renderebbe più complesso il raggiungimento degli accordi di rinnovo contrattuale”.

La sanità? «Le risorse aggiuntive stanziate dalla manovra sono sufficienti a mantenere l’incidenza della spesa sul Pil al livello pre-pandemico (6,4 per cento del Pil nel 2019). Va sottolineato che il Servizio sanitario nazionale, pur presentando una spesa contenuta in termini pro-capite e in rapporto al Pil e buoni indicatori di salute, appariva già allora sottoposto a tensioni – spiega l’Ufficio parlamentare di bilancio – Il finanziamento del SSN per il 2024 potrebbe non coprire integralmente le spese, anche tenendo conto dei potenziali livelli di spesa farmaceutica, dell’applicazione dei nuovi Lea (con i connessi aumenti su tariffe di prestazioni specialistiche e assistenza protesica) e del contenzioso delle imprese sul pay-back. Ulteriori difficoltà, in tutto il periodo di programmazione, potrebbero sorgere in relazione alle carenze di personale e all’impatto di nuova pressione dei prezzi dei beni energetici sul settore sanitario».

La riduzione del debito

“Sebbene l’impatto della manovra sia coerente con gli obiettivi programmatici stabiliti nella Nadef 2023 e nel Dpb 2024, ogni rallentamento sulla strada obbligata di riduzione del debito rischia di comprimere ulteriormente i margini di manovra per affrontare condizioni sfavorevoli, quali shock inattesi o rallentamenti della crescita», ha detto la presidente del’Ufficio parlamentare di bilancio, Lilia Cavallari.  «I già stretti margini di azione per il bilancio sono compressi dall’elevato onere sul servizio del debito, aggravato dal rialzo dei tassi di interesse e dal maggior ricorso all’indebitamento». Cavallari ha stimato che un «aumento permanente della curva dei rendimenti sui titoli di Stato di un punto percentuale dal 2024 comporterebbe un aumento della spesa per interessi pari a circa 20,5 miliardi cumulati nel triennio 2024-26».

Giorgetti
Giancarlo Giorgetti

Giorgetti: “La crescita del 2023 potrebbe essere ribassata”

“Se la stima preliminare relativa al terzo trimestre dovesse essere confermata, l’obiettivo di crescita per l’anno in corso contenuto nel Documento programmatico di Bilancio (0,8%) potrebbe essere soggetto a una sia pure contenuta correzione al ribasso. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Allo stato risulta trascurabile l’impatto sulla crescita del 2024″. “La complessiva resilienza dell’economia nel trimestre estivo ha evitato la seconda flessione consecutiva, scongiurando così una recessione tecnica”, sottolinea il ministro. “Nell’insieme l’andamento delle attività non è difforme da quanto preventivato in sede di stesura della Nadef, che prefigurava una graduale ripresa con l’ultimo trimestre in miglioramento rispetto al terzo. La nostra modellistica a breve ci conferma queste indicazioni”.

«La prima critica che non accetto è che questa manovra non sia prudente. E’ una manovra di austerità? No: è una manovra prudente quando serve esserlo ed espansiva in alcuni settori. Austera sì, ma espansiva quando serve», ha detto  Giorgetti.

«La manovra, coerentemente con quanto esposto nel Documento Programmatico di Bilancio presentato alla Commissione Europea lo scorso ottobre, è conforme alle raccomandazioni ricevute dalla Commissione Europea per il 2024. L’insieme delle misure garantisce che nel 2024 si consegua sia un tasso di crescita annuo della spesa primaria netta inferiore alla soglia raccomandata dell’1,3 per cento, sia un miglioramento annuo del saldo di bilancio strutturale dell’1,1 per cento in termini di Pil. Si procede ad una graduale e mirata rimozione delle misure di sostegno a compensazione dei maggiori costi energetici, che contribuisce al miglioramento del deficit previsto per il prossimo anno. Infine, la strategia di politica di bilancio mira a garantire la sostenibilità del debito pubblico, attraverso miglioramenti significativi del saldo primario strutturale nei prossimi tre anni. Il rapporto debito/PIL si conferma su un profilo decrescente, fino a un livello del 139,6 per cento nel 2026».

«Sulla vicenda dell’articolo a cui fanno riferimento i medici, vedremo in qualche modo come dare una risposta, è un problema che noi ci poniamo». Quanto alla legge Fornero, a chi ha parlato di un peggioramento rispetto a quella norma, il titolare del Mef ha replicato: «Forse qualcuno non aveva ben letto la Fornero, abbiamo ridotto da uno e mezzo a uno l’ammontare dei contributi da versare per avere accesso alla pensione di vecchiaia».

14 Novembre 2023
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