Camorra
1:21 pm, 17 Ottobre 23 calendario
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Blitz contro la camorra: 27 arresti

Di: Redazione Metronews
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Ingenti investimenti nel settore delle aste giudiziarie immobiliari, in cui gli affiliati ponevano in essere condotte di turbata libertà degli incanti, attraverso minacce rivolte ad altri partecipanti per costringerli a non presentarsi, permettendo di fatto agli emissari del sodalizio di aggiudicarsi gli immobili, la cui successiva rivendita avrebbe finanziato le ulteriori attività illecite del sodalizio. È una “svolta imprenditoriale” del clan Di Lauro scoperta nel corso delle indagini coordinate dalla Procura Di Napoli e che ha portato all’alba di oggi a 27 misure cautelari, eseguite dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale partenopeo, e sequestri di beni mobili e immobili di circa 8 milioni di euro. Tra le persone finite in manette ci sono anche il cantante neomelodico Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli.

Le indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno ricostruito l’operatività del clan Di Lauro nell’arco di tempo tra il 2017 ed il 2021, in continuità rispetto alle indagini per la cattura del latitante Marco Di Lauro, arrestato il 2 marzo del 2019, hanno documentato la ristrutturazione organizzativa della consorteria , pur nel rispetto delle tradizionali regole imposte da Paolo Di Lauro, detto Ciruzzo ‘o milionario, detenuto in regimed i 41bis e non indagato nell’operazione di oggi, tra cui l’assunzione del comando da parte del fratello maggiore d’età non detenuto.

Accuse di associazione mafiosa

Ai 27 indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, violenza privata aggravata, associazione a delinquere finalizzata alle turbative d’asta aggravata agevolata, associazione a delinquere aggravata dall’aver agevolato un clan mafioso e dal carattere della transnazionalità finalizzata al contrabbando dei tabacchi lavorati esteri. Le indagini hanno documentato la “svolta imprenditoriale” quale scelta di fondo del clan Di Lauro che, abbandonando quasi del tutto l’opzione militare, che ha visto la consorteria soccombente rispetto agli Scissionisti nelle sanguinose faide per il controllo del territorio e delle piazze di spaccio. In questa prospettiva strategica si collocano le attività imprenditoriali e finanziarie, con ingenti investimenti nel settore delle aste giudiziarie immobiliari, in cui gli affiliati ponevano in essere condotte di turbata libertà degli incanti, attraverso minacce rivolte ad altri partecipanti per costringerli a non presentarsi, permettendo di fatto agli emissari del sodalizio di aggiudicarsi gli immobili, la cui successiva rivendita avrebbe finanziato le ulteriori attività illecite del sodalizio.

Tra arrestati neomelodico Tony Colombo e sua moglie Tina Rispoli

Tra gli arrestati nell’operazione anti-camorra dei carabinieri che stamani hanno eseguito 27 misure cautelari vi sono anche il cantante neomelodico Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli. Entrambi saranno portati in carcere. Il primo matrimonio di Tina Rispoli è con Gaetano Marino, boss dei cosiddetti Scissionisti che, nei primi anni Duemila diedero vita a una sanguinosa guerra di camorra con il clan di Lauro nella cosiddetta prima faida di Scampia. Gaetano Marino viene ucciso il 23 agosto del 2012, ucciso mentre si trovava a Terracina. Rimasta vedova, Tina Rispoli ha sposato in seconde nozze Tony Colombo, cantante neomelodico, con un matrimonio al Maschio Angioino.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, il neomelodico Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli avrebbero finanziato il clan Di Lauro con una somma complessiva di 500mila euro che il sodalizio avrebbe reinvestito per l’acquisito dei materiali e dei macchinari necessari all’allestimento di una fabbrica di sigarette, che è stata sequestrata, dove, importando il tabacco grezzo dall’estero, avrebbero potuto confezionare direttamente i pacchetti di sigarette da rivendere nel territorio nazionale ovvero esportare all’estero.

Gli investimenti in attività meno rischiose rispetto al passato hanno anche riguardato la costituzione di alcune società fittiziamente intestate a terzi (ora sottoposte a sequestro), attraverso cui l’organizzazione gestiva una nota palestra, una sala scommesse e alcuni supermercati nonché il settore del contrabbando dei tabacchi lavorati esteri. Infatti, in quest’ultima attività illecita è stata cristallizzata l’esistenza di un’associazione a delinquere, stabile e transnazionale, diretta dal clan Di Lauro, finalizzata al traffico di tabacchi, con importazioni da paesi dell’Est europeo, quali Bulgaria e Ucraina di circa 1500 Kg di sigarette, caratterizzata da un sistema di distribuzione sul mercato campano, attraverso una rete di grossisti che rifornivano, in conto vendita, i rivenditori al dettaglio e da cui, settimanalmente, venivano prelevate le somme di denaro relative al pagamento delle forniture.

17 Ottobre 2023
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