Napoli sfila contro la Camorra
Lotta con tutte le sue forze Noemi, la bimba di 4 anni ferita durante una sparatoria venerdì pomeriggio in centro a Napoli. L’operazione chirurgica per estrarre il proiettile, conficcato nella scapola destra, è riuscita ma «le sue condizioni cliniche permangono estremamente gravi e la prognosi riservata», spiegano i medici del pediatrico Santobono, dove la piccola è ricoverata, «sedata e collegata al ventilatore meccanico». Se da una parte la risonanza magnetica ha escluso la compromissione del sistema nervoso centrale e periferico, dall’altra «persiste grave insufficienza respiratoria derivante dal danno polmonare».
Ieri mattina diverse centinaia di persone, tra cittadini, rappresentanti delle associazioni e istituzioni, si sono incontrate in piazza Nazionale, luogo esatto dell’azione di fuoco che ha colpito anche la nonna della minore e quello che gli investigatori ritengono essere il vero obiettivo dell’agguato, un pregiudicato 32enne. Alla manifestazione DisarmiAMO Napoli, organizzata dalla rete Un popolo in cammino, hanno partecipato anche Maria Luisa Iavarone e il figlio 17enne Arturo, accoltellato da una baby gang nel 2017. Presente anche Antonio Piccirillo, figlio di un boss, che ha chiesto «ai ragazzi come me di dissociarsi, di costruirsi una vita diversa».
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