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3:58 pm, 12 Ottobre 23 calendario
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Acerbi: «Indossare la maglia azzurra deve essere un onore»

Di: Redazione Metronews
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A due giorni dal primo dei due fondamentali match per la qualificazione, quello con Malta in calendario sabato sera a Bari, oggi a Coverciano a parlare per gli Azzurri di Spalletti è stato Francesco Acerbi. Per l’interista, per tentare di qualificarsi, l’Italia deve ritrovare quello “spirito operaio” che l’aveva portata a vincere l’Europeo: «L’entusiasmo c’è, manca quella spensieratezza e serenità che avevamo all’Europeo. Siamo a volte un po’ contratti»  ha detto, «Siamo diventati campioni d’Europa con una squadra operaia, facendo il massimo per raggiungere qualcosa di insperato. Ora bisogna ripartire da zero». Ma c’è anche spazio per l’autocritica: «Contro la Macedonia è stata solo colpa nostra, un problema solo mentale, né fisico né tecnico», ha spiegato Acerbi.

Acerbi: «Chi ha paura di farsi male, stia a casa»

Acerbi non risparmia poi una frecciatina ai compagni: «Indossare la maglia dell’Italia deve essere sempre un onore, un privilegio. Spalletti ha parlato di attaccamento alla maglia ed è giusto, rappresentiamo una intera nazione». «Noi non vogliamo farci male, così come non vogliono i club», aggiunge, «Venire in Nazionale deve essere qualcosa che tutti sognano, non deve essere qualcosa in più. Deve essere voglia di ambire a qualcosa che va oltre, tutti vorrebbero giocare per la nazionale italiana. Il minimo dolorino si può sopportare, poi se il giocatore stesso ha paura di farsi male, meglio non convocarlo… Dipende anche dal calciatore, se uno ha paura di farsi male ha molte più probabilità di infortunarsi».

«I giovani vogliono arrivare, ma devono crescere»

Circa i giovani è stato altrettanto chiaro: «I giovani a 20 anni devono dimostrare di voler lottare per la Nazionale, i giocatori ci sono e speriamo bene. Ci sono tanti giovani bravi, che vogliono arrivare ma che devono crescere». E su Spalletti, Acerbi non ha dubbi: «Il mister porta una mentalità vincente, poi vuoi andare a fare la partita con i suoi concetti: essere coraggiosi, determinati e giocare a calcio. Ci vuole determinazione, sacrificio da parte di tutti ma come deve succedere anche nei club».

«Io sono uno che parla abbastanza, che lo fa nel momento giusto e nel modo giusto. Mi sento bene sia fisicamente che mentalmente e cerco di dare una mano ai miei compagni. Sono un vecchietto solo per l’età, ma cerco di dare l’esempio con la voglia di fare, di giocare, sia dentro che fuori dal campo. Per me contano i fatti che le parole», ha concluso.

Zaccagni in, Provedel out

Intanto stamane la Federazione ha fatto sapere che il calciatore della Lazio, Mattia Zaccagni, si unirà al gruppo azzurro a Coverciano e che invece il portiere Ivan Provedel non fa più parte dell’elenco dei convocati, che diventano quindi ventisette.

12 Ottobre 2023
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