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8:32 pm, 6 Ottobre 23 calendario

Gravissimo l’immunologo Francesco Le Foche aggredito da un paziente

Di: Redazione Metronews
immunologo Le Foche
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È ricoverato in gravi condizioni l’immunologo Francesco Le Foche aggredito selvaggiamente giovedì nel suo studio di via Po a Roma. Il medico, diventato famoso in era Covid per diverse apparizioni televisive, è stato picchiato da un paziente 36enne che l’ha accusato di non aver voluto curare il suo cane che poi è morto. Il medico è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Umberto I per trauma cranico facciale, frattura del setto nasale e frattura del pavimento orbitario di sinistra. Il 36enne è stato invece arrestato dalla polizia per tentato omicidio. Le Foche «è in condizioni critiche ma non in pericolo di vita». Sui social alla notizia dell’aggressione sono comparsi anche alcuni sparuti commenti di esultanza da parte di esponenti “No Vax”.

La solidarietà del ministro a Le Foche

«Desidero esprimere la mia solidarietà all’immunologo Le Foche, vittima di un’aggressione inaudita da parte di un paziente. L’episodio di violenza lascia sconcertati e basiti – ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci – in quest’anno abbiamo previsto misure importanti dirette a presidiare la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano nelle strutture del Servizio sanitario nazionale. Ma è evidente che dobbiamo promuovere un cambiamento culturale che permetta di riscoprire l’alleanza tra medico e paziente». «A Roma il dato sulle aggressioni ai medici purtroppo è costante da tempo, ma nell’ultimo periodo stanno aumentando – ha commentato Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici e chirurghi di Roma e provincia – ad oggi sono 74 nel 2023, +60% rispetto al 2022. Numeri che mettono in luce una situazione molto seria».

Una grave escalation di aggressioni

«Siamo sconcertati per la grave aggressione ai danni del collega Francesco Le Foche. C’è davvero uno sgomento ogni volta che ci troviamo di fronte ad episodi del genere, quando i professionisti dedicano la loro vita per lenire le sofferenze e le malattie – ha affermato Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. – ma mi pare di capire che in questo momento prevale la cultura dell’immortalità, la rimozione della malattia e della morte. Si crede che i medici possano fare tutto, ma non abbiamo il potere taumaturgico, non facciamo miracoli».

6 Ottobre 2023 ( modificato il 7 Ottobre 2023 | 19:31 )
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