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10:26 am, 26 Agosto 23 calendario

La Madonna del Buon Aiuto che salvò il Papa da una violenta bomba d’acqua

Di: Lorenzo Grassi
Papa bomba d’acqua
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Forti nubifragi, rovinose grandinate e micidiali bombe d’acqua sono in arrivo dalle prossime ore con la prevista bufera di fine estate. E in tempi di fenomeni meteo estremi sempre più frequenti scatenati dai cambiamenti climatici, che più volte hanno messo in difficoltà anche la Capitale, la memoria corre ad un curioso episodio del passato. Si era a Roma nella seconda metà del Quattrocento e Papa Sisto IV della Rovere (1471-1484) un giorno aveva deciso di lasciare i palazzi lateranensi per recarsi in visita ai monaci della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. «La strada non era lunga, circa un chilometro, ma per aggirare la collina che allora si ergeva tra le due basiliche, il monte Cipollaro, detto così per la “nobile” coltivazione, le cose andarono per le lunghe – ricorda Stefania De Prai, curatrice storica dell’arte della Sovrintendenza Capitolina in un suo scritto sul libro “Mura di Roma, memorie e visioni della città” edito da L’Erma di Bretschneider nel 2018 – durante il tragitto, il tempo cambiò bruscamente minacciando pioggia. E la pioggia arrivò: non un normale acquazzone, ma una vera e propria bomba d’acqua con tempesta di fulmini».

Papa Sisto IV e la bomba d’acqua

«Mentre il seguito papale era disperso a cercar rifugio a ridosso delle Mura Aureliane – scrive ancora De Prai – Papa Sisto IV si ritrovò sotto la tettoia di un’immagine della Madonna col Bambino. Se simili diluvi mettono ancora oggi Roma in ginocchio, figuriamoci a quei tempi, quando le strade erano di terra battuta e la zona quasi tutta occupata da vigne, fossi e campagna. Tra il cielo nero da parer notte, l’acqua minacciosa, le raffiche di vento, i colpi della grandine, i tuoni e i lampi saettanti, al Pontefice dovette sembrare che fosse arrivato il giorno del giudizio».

La Madonna del Buon Aiuto

Ma la piccola tettoia, oltre a proteggere l’immagine sacra, salvò anche Papa Sisto IV che volle contraccambiare il favore. «Fatto tagliare il muro dell’edicola e incorniciato l’affresco – spiega la curatrice della Sovrintendenza – diede a quell’icona della Madonna un più degno ricovero, costruendole nel 1476, tra le Mura Aureliane e l’Anfiteatro Castrense, una chiesetta tutta per lei, che nel nome stesso – Santa Maria del Buon Aiuto – tramandasse il celeste soccorso ricevuto». All’interno del piccolo edificio a capanna, in un’aula rettangolare coperta con volta a crociera, è conservato sopra l’altare l’affresco prodigioso, attribuito ad Antoniazzo Romano, che salvò il Papa dal fortunale. La chiesetta è ritratta in un disegno di Achille Pinelli del 1834.

26 Agosto 2023
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