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12:53 pm, 13 Luglio 23 calendario

Cerbero, sabato un picco: 40 gradi a Roma e Latina, diverse le città in bollino rosso. Tutta Europa bolle, colpa anche di El Nino

Di: Redazione Metronews
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Cerbero picchia duro: aumenta infatti la morsa del caldo sull’Italia, immersa in una lunga ondata di calore, e aumentano le città da bollino rosso, dove il rischio per la salute riguarda non solo i fragili ma tutta la popolazione.

Cerbero e il bollino rosso

Sabato previsti picchi di 40 gradi a Roma e a Latina. Secondo il bollettino di oggi del ministero della Salute, l’allerta di livello 3, la più elevata, che oggi interessa 10 città, ne riguarderà 10 anche domani: Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Dopodomani le città da bollino rosso saranno ben 15, con l’aggiunta di Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia e Messina.

Allerta di livello 2 (“bollino arancione”) domani in 6 città (Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Messina e Palermo).

In ulteriore crescita anche le temperature. Quelle percepite – sempre secondo il bollettino – domani faranno registrare picchi di 38 gradi a Roma, Latina e Messina; 37 a Frosinone, Bologna, Firenze e Viterbo. Dopodomani, sabato 15 luglio, il picco di questa settimana infuocata con vette che arrivano ai 40 gradi di massima percepita a Roma e a Latina, 39 gradi a Viterbo, 38 a Bologna e Frosinone.
L’allerta di livello 3 – ricorda il ministero – indica «condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche» (e «tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute”). L’allerta di livello 2 indica «condizioni meteo che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili».

Tutta Europa nella morsa

Ma è tutta l’Europa che sta boccheggiando a causa di temperature e tassi di umidità record, inquinamento atmosferico e nel contempo rischio di violenti temporali, in quella che i meteorologi presentano come la prima grossa ondata di caldo di un’estate 2023 rovente. Le temperature definite «insopportabili», anche in una decina di città italiane da bollino rosso, potrebbero eguagliare il record continentale di sempre, 48,8 gradi, che rischia di verificarsi in Sicilia e in Sardegna.

La colpa, spiegano i servizi meteorologici di mezza Europa, è dell’anticiclone chiamato Cerbero, giunto dal deserto Sahara, che si sta espandendo verso Nord e dovrebbe durare altri cinque giorni. Il caldo spietato di Cerbero, che prende il nome del cane a tre teste di Dante nella mitologia greca, sta colpendo in particolare Grecia, Spagna, Italia e Turchia.

El Nino

Il suo effetto si aggiunge a quello del fenomeno climatico noto come El Nino, tornato a manifestarsi da poche settimane dopo sette anni. Gli esperti dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale hanno già avvertito che molte zone del pianeta registreranno temperature superiori ai 40 gradi, come sperimentato nelle scorse settimane da buona parte dei Paesi dell’Asia, ma non solo, in cui il mese di giugno è stato da caldo record.

El Nino è destinato a durare diversi mesi, probabilmente fino a novembre, motivo per cui gli esperti lanciano l’allarme su quello che sta diventando «la nuova normalità», con effetti pesanti sulla salute umana, l’agricoltura e l’economia in generale, causando ingenti danni.

A dare l’allarme per prime sono le autorità della Grecia, dove le temperature sono vicine ai 43 gradi a causa dell’ondata di caldo localmente battezzata Cleone, dal nome dello spietato generale ateniese protagonista della guerra del Peloponneso. Un vero presagio dell’impatto del riscaldamento globale e dei suoi rischi diretti sui Paesi europei, in particolare quelli affacciati sul Mediterraneo, area del mondo che si sta riscaldando molto più velocemente del resto del pianeta. Atene è la prima città del vecchio continente a finire nella morsa del caldo estremo, con un piano ad hoc per contrastarlo, mentre – secondo dati ufficiali – il 95% delle vittime in questo periodo è causato da questo fenomeno, con un incremento del tasso di mortalità del 30%. Il terzo livello di allerta è stato decretato oggi ad Atene, 11 milioni di abitanti, e in diverse aree del Paese. Gli ospedali sono stati predisposti per far fronte all’emergenza climatica e i canadair sono pronti ad intervenire in caso d’incendio, soprattutto in prossimità dei siti archeologici e nella capitale, memore dei fuochi estesi che due anni fa obbligarono la popolazione ad evacuare.

La Francia è invece divisa in due. Una parte sta letteralmente soffocando, in particolare il capoluogo di Lione – che nel 2050 avrà lo stesso clima di Madrid – e del Sud, con temperature attorno ai 40 gradi, mentre l’Est è stato colpito da temporali violenti con chicchi di grandine grandi come palle da tennis, raffiche di vento che hanno abbattuto alberi e più di 40 mila fulmini osservati in poche ore. Il governo è corso ai ripari con un apposito piano di gestione delle risorse idriche – plan VigiEau – e di monitoraggio delle persone più a rischio, invitate a registrarsi nei comuni di residenza, per essere sorvegliate durante le ondate di caldo estremo. A Parigi, ma non solo, sono stati allestiti punti in cui rinfrescarsi, nuove fontane e aree riparate per offrire un pò di refrigerio a residenti e turisti. A patire sono anche i ciclisti del Tour de France, con in media 43 gradi percepiti sulle strade da chi sta pedalando.

Anche la Spagna è in massima allerta meteo: 100 stazioni meteo hanno registrato temperature di almeno 35 gradi già alle sei di mattina e il record di 45 gradi è stato toccato nella città di Loja, vicino a Granada. Per far fronte ai mesi estivi senza far correre troppi rischi ai lavoratori impegnati all’esterno, il governo socialista di Pedro Sanchez – in tensione per le elezioni del 23 luglio – ha varato un apposito piano che vieta alcune attività quando le condizioni climatiche sono estreme.

13 Luglio 2023
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