Inter, Inzaghi punta alla seconda stella (ma pure all’Europa)

Inter, Inzaghi punta alla seconda stella. L’ultimo contatto diretto con i tifosi è stato quello del 10 giugno a Istanbul, lacrime miste ad applausi per una Champions sfumata all’ultimo atto. Un misto di dispiacere e orgoglio, la base da cui ripartire per una stagione che l’Inter vuole vivere da protagonista, con l’obiettivo, già dichiarato il giorno del raduno, di ripetersi in Europa, ma anche di raggiungere un traguardo altrettanto importante in Italia: «Mi piacerebbe vincere la seconda stella», ha detto Simone Inzaghi nella conferenza stampa alla vigilia del debutto in campionato contro il Monza, «i tifosi lo meritano, il nostro obiettivo è vincere trofei e fare più partite possibili come negli ultimi due anni. Sarà un percorso lungo e difficile ma ci impegneremo perchè possa accadere». Mica male come obiettivo.

Inter, Inzaghi ha una grande ambizione

L’Inter tra le favorite? «Non mi piace fare griglie, non le ho mai fatte», assicura il tecnico piacentino, «domani sarà emozionante anche perchè è la prima volta che rivedremo i nostri tifosi dopo Istanbul, dove sono stati meravigliosi. Speriamo di cominciare nel modo giusto, se lo meritano».

Una squadra cambiata

Si riparte con una squadra cambiata rispetto alla passata stagione, figlia di un’estate burrascosa in cui non sono mancati colpi di scena: «Abbiamo cambiato tanto per scelta, qualcuna nostra, qualche altra dettata dai giocatori», ha commentato Inzaghi, «io posso solo dire di aver visto un grande impegno e sono contento di come la squadra lavora. Ci sono stati dei cambiamenti, non era successo l’anno scorso, ma fa parte del calcio moderno. Vogliamo metterci anche che per tutti gli allenatori c’è l’incognita del mercato aperto e magari il 1 settembre sarà diverso da quello che abbiamo ora. Inoltre il mercato arabo sarà aperto altri 15 giorni e qualche allenatore si potrebbe ritrovare senza qualche giocatore senza avere la possibilità di rimpiazzarlo».

Il riferimento a Lukaku è stato velato ma pungente («Ho già parlato, lo ringrazio di quello che ci ha dato l’anno scorso, l’ho voluto fortemente e lo avrei rivoluto, ma lui ha scelto diversamente. Dispiace per come è finita perchè era stato accolto bene dalla famiglia Inter»), meglio pensare a chi è arrivato scegliendo di vestire il nerazzurro.

«Carlos Augusto e Frattesi li conoscete tutti, a parer mio ci aiuteranno tantissimo. Frattesi è una mezzala moderna che unisce qualità e quantità. Carlos insieme a Cuadrado ci permette di avere alternative importanti sui quinti a gara in corsa. Arnautovic è un giocatore fisico, una prima punta con grande tecnica, ha esperienza, Thuram è un nazionale francese che ha fatto bene in Germania, interessava già a gennaio, quest’anno la società è riuscita a prenderlo». Ma il mercato dell’Inter non è ancora finito, tanto che la richiesta dell’allenatore è esplicita: «Ci confrontiamo h24 con la proprietà, sappiamo che ci manca un difensore e dovremo essere bravi a trovarlo. Ci manca un braccetto destro che non è facile da trovare. Stiamo lavorando su qualche profilo, speriamo di acquistarlo».
Un identikit che porta dritto dritto a Pavard, un innesto che aumenterebbe in maniera considerevole il valore della rosa. In tutto questo c’è una partita non facile da preparare, contro quel Monza che l’anno scorso l’Inter non ha mai battuto. E proprio il ko interno dello scorso 15 aprile fu uno dei momenti più bui della stagione interista, un ricordo ancora vivo che andrà cancellato.
«I ragazzi hanno lavorato bene in preparazione, la squadra si è allenata nel migliore dei modi, non vediamo l’ora di cominciare, sappiamo di avere delle responsabilità, abbiamo tre partite prima della sosta e vogliamo iniziare bene. Il Monza è una squadra organizzata con un ottimo allenatore che l’anno scorso ci ha messo in difficoltà. L’abbiamo analizzata, ci siamo allenati per fare un’ottima partita». E per mettere subito in chiaro che per lo scudetto l’Inter c’è e ci sarà per tutta la stagione.