salario minimo
8:02 pm, 11 Agosto 23 calendario

Fumata nera nell’incontro Governo-opposizioni sul salario minimo

Di: Redazione Metronews
Fumata nera
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Fumata nera nel confronto fra il Governo e le opposizioni sulla proposta di queste ultime sul salario minimo a 9 euro l’ora. La premier Giorgia Meloni ha ribadito sia all’inizio che alla fine dell’incontro i suoi dubbi e la sua contrarietà, proponendo di coinvolgere il Cnel. «Garantire salari adeguati e il potere di acquisto delle famiglie è una nostra priorità», ha precisato la presidente del Consiglio: «Sul tema con le opposizioni ci sono divergenze. Io ho proposto un confronto molto più ampio che coinvolga anche chi è costituzionalmente competente. La materia è ampia, va affrontata nella sua complessività. Il tema mi sta a cuore. La misura del salario minimo per legge rischia di peggiorare le condizioni dei lavoratori, ma siamo aperti al confronto. Abbiamo proposto un lavoro da completare entro 60 giorni per favorire salari adeguati». Al termine delle due ore a Palazzo Chigi le delegazioni di tutte le opposizioni (salvo Italia Viva, che non era presente) si sono riunite e poi hanno fatto sapere di «voler confermare la linea tenuta finora, ovvero difesa della proposta di legge unitaria Pd, M5S, Avs, Azione e Più Europa e mobilitazione nel Paese per la raccolta firme: la battaglia va avanti, è la linea decisa». «Ci aspettavamo una novità politica. Dopo quattro mesi la novità non è arrivata, non c’è una proposta alternativa del governo e della maggioranza», ha sottolineato il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni.

Fumata nera e opposizioni pronte a proseguire

«Aspettare la proposta del Cnel vuol dire buttare la palla in tribuna – ha commentato il segretario di +Europa, Riccardo Magi – ringraziamo per l’invito, ma la situazione è stata straniante: un remake tra una riunione di una commissione parlamentare e il Question time delle opposizioni al governo». La linea delle opposizioni nel confronto con il governo è stata di un fronte unito a sostegno e difesa della proposta di legge. La premier, viene riferito, avrebbe chiesto diverse spiegazioni e approfondimenti ricevendo risposte nel dettaglio e nel merito del testo. Ma sostanzialmente ciascuno è rimasto sulle proprie posizioni.

Battaglia unitaria con firme e petizione

«Possiamo dire che la battaglia dalle opposizioni unite ha prodotto un risultato» la maggioranza doveva votare l’emendamento soppressivo al pdl sul salario minimo e invece c’è stato «questo confronto». Lo ha sottolineato la segretaria del Pd, Elly Schlein, al termine dell’incontro con il governo a Palazzo Chigi. «Abbiamo registrato che il governo non ha una sua proposta, non le idee chiare. Il governo ci sembrato essere rimasto sulle sue posizioni. Noi abbiamo illustrato la nostra proposta. Purtroppo da parte del governo non sono arrivate nè proposte, nè alternative. Andiamo avanti sulla nostra proposta» di salario minimo «perchè c’è un forte consenso popolare, andiamo avanti con la raccolta firme» e a livello parlamentare. «Non ci hanno convinto sulle perplessità» mostrate, ha aggiunto. «Chiediamo a tutti i cittadini di supportare la nostra proposta» e firmare. L’incontro sul salario minimo, ha concluso, «è stata anche l’occasione per chiedere le dimissioni di De Angelis dalla Regione Lazio e sollecitare i ristori che ancora non arrivano nei territori colpiti dalle alluvioni in Emilia-Romagna». «Non intendo occuparmi del responsabile comunicazione della Regione Lazio perchè penso che sia competenza di quella Regione», ha replicato la presidente del Consiglio.

Il Governo chiama in causa il Cnel

«Siamo venuti con spirito costruttivo, per noi il risultato importante è stato» l’unione delle forze dell’opposizione sul salario minimo, «oggi non c’è stata nessuna controproposta, il governo non ha le idee chiare, l’importante è che gli italiani abbiano una risposta». Così il presidente M5S, Giuseppe Conte. «Il governo si è affidato al Cnel, vogliono buttare la palla in tribuna – ha osservato – noi attiveremo una raccolta firma con una petizione. Non vogliamo sventolare una bandierina ideologica. Rispetto a dei chiarimenti chiesti abbiamo fornito interventi nel merito spiegando punto per punto il testo». «Continueremo la battaglia in Parlamento e la mobilitazione delle persone, lanciamo una petizione per dotare il nostro Paese di una misura fondamentale per contrastare il lavoro povero», ha aggiunto Eleonora Evi di Avs. «A noi interessa un confronto sui salari bassi. Abbiamo una proposta, non siamo favorevoli al salario minimo per legge», ha replicato il vicepremier Antonio Tajani: «Vogliamo lavorare per dare agli italiani delle risposte. Abbiamo aperto al dialogo sulla questione generale dei salari che devono crescere. Abbiamo proposto di approfondire attraverso un confronto al Cnel».

11 Agosto 2023
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