Pnrr
12:26 am, 28 Luglio 23 calendario
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Pnrr, modifiche al piano: ci saranno più posti negli asili nido

Di: Redazione Metronews
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Sale di 900 milioni di euro la dotazione di fondi per la realizzazione di 260 mila nuovi posti in asili nido, uno degli obiettivi più qualificanti dell’intero piano contenuto nel Pnrr. Si tratta di risorse necessarie per indire un nuovo bando e conseguire il target finale, in linea con gli orientamenti della Commissione. Se garantisco che l’Italia nell’estate del 2026 avrà 256mila nuovi posti begli asili nido? L’ambizione per quanto riguarda il tema degli asili rimane quella e ci mettiamo 900 milioni di euro in più. Mi sembra che sia un comportamento coerente e chiaro” ha spiegato il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in conferenza stampa a palazzo Chigi dopo la cabina di regia sul Pnrr. “L’obiettivo è raggiungere il target finale”, aggiunge. L’ambizione per quanto riguarda gli asili nido sono quelle scritte nel piano – conferma Fitto – ci mettiamo 900 milioni di euro in più».

Le critiche delle opposizioni

Le opposizioni incalzano il governo. «Mentre Musumeci riferisce a Montecitorio sulle tragedie di questi giorni legate al cambiamento climatico, Fitto annuncia la rinuncia a una parte di fondi Pnrr destinati al dissesto idrogeologico e alla transizione ecologica. Una scelta gravissima, miope, completamente sbagliata», attacca la vice presidente Pd alla Camera Anna Ascani.
Mentre i deputati 5 Stelle in Commissione Ambiente aggiungono: «Il governo sulle tematiche ambientali e climatiche è in totale cortocircuito. Alle belle parole seguono sempre fatti opposti. Ai cambiamenti climatici non ci si adatta predicando bene e razzolando male mezzora dopo».

«Ci sono misure che hanno problematiche rispetto alle tempistiche previste dal Pnrr, che si conclude entro il 2026. Ora si aprirà un confronto con le parti sociali, poi con la Ue, martedì sarò in aula in Parlamento per avviare un dibattito costruttivo», spiega il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto. Il titolare della delega al Pnrr puntualizza più volte che: «Non abbiamo eliminato nessun finanziamento, non stiamo tagliando nulla, solo riorganizzando». Poi aggiunge: «Se abbiamo la certezza che alcuni interventi già avviati e previsti non possono rientrare nell’ambito della tempistica del Pnrr ci dobbiamo porre il problema. Il fondo di coesione, la programmazione Ue 2021-2027, consentono di aprire un confronto per finanziare comunque queste misure».
Tra le opere di mobilità stralciate dal Pnrr, fa sapere il Mit, perchè realizzabili con tempi non più compatibili con la scadenza del 2026, spicca la tratta ferroviaria Roma-Pescara, assieme a due lotti della Palermo-Catania. Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania.

Complessivamente nella rimodulazione sono previsti interventi per 19 miliardi di euro che andranno a beneficio della crescita economica, occupazionale e di tutti i principali settori strategici selezionati in base ai criteri del REPowerEU relativi sia al raggiungimento degli obiettivi in ambito energetico, sia alla tempistica di realizzazione entro il 2026.
Uno dei punti qualificanti del REPowerEU riguarda l’Ecobonus, che sarà dedicato espressamente alle abitazioni private. Attraverso lo strumento tradizionale della detrazione fiscale, ma con alcune correzioni, specifica il documento della cabina di regia, la «nuova misura del piano andrà in supporto delle famiglie a basso reddito, in passato rimaste escluse dagli interventi di efficientamento delle abitazioni». La dotazione del provvedimento è di 4 miliardi di euro e si basa sulle consuete detrazioni fiscali ma con vincoli stingenti

28 Luglio 2023
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