L’Ue continuerà a sostenere l’Ucraina

L’Unione Europea continuerà a sostenere l’Ucraina. È il messaggio chiaro lanciato oggi al termine del vertice di Bruxelles dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. «Siamo uniti e determinati nel sostegno all’Ucraina» a fronte «delle fratture interne alla Russia evidenziate lo scorso fine settimana» e «continueremo a mobilitare risorse finanziare» a favore di Kiev, ma anche «a garantire che vengano perseguiti i responsabili dei crimini», a «offrire garanzie di sicurezza all’Ucraina», ha detto.

L’Ue ha già stanziato 30 miliardi per Kiev

Un impegno che all’Unione è già costato oltre 30 miliardi di euro, soldi presi dal bilancio comunitario che iniziano a pesare, come spiegato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: «Negli ultimi 16 mesi, da quando è iniziata la guerra, abbiamo preso dal bilancio europeo 30 miliardi di euro per sostenere finanziariamente l’Ucraina, per non parlare degli altri tipi di sostegno, recuperati grazie ai margini di flessibilità interni al bilancio», quindi «la questione politica che si pone adesso è quella di discutere nelle prossime settimane come colmare il periodo dalla fine del 2023 al 2027, fino a quando è programmato l’attuale bilancio».

La missione del Cardinale Zuppi

Sul fronte diplomatico è terminato oggi il viaggio del cardinale Matteo Zuppi a Mosca. Secondo il Cremlino ci sarebbe stato uno «scambio di vedute utile per entrambe le parti», ma «non è stata avanzata alcuna idea specifica», ha dichiarato Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del presidente Vladimir Putin, che anche oggi ha incontrato il cardinale.

Ushakov ha espresso comunque «apprezzamento» per la posizione «equilibrata e imparziale» del Vaticano illustrata da Zuppi sulla situazione in Ucraina ed è pronta a discutere ulteriori proposte se emergono. Il Vaticano, ha aggiunto Ushakov, ha mostrato la volontà di depoliticizzare la soluzione dei problemi umanitari legati al conflitto in Ucraina. “Sosteniamo questa intenzione del Papa”, ha concluso il consigliere.

Dal canto suo, il Vaticano fa sapere che la missione diplomatica ha registrato un «fruttuoso» colloquio con il Metropolita Kirill e che il Papa deciderà «ulteriori passi da compiere, sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per la pace». Nel corso dei colloqui, continua la Santa Sede, «è stato fortemente sottolineato l’aspetto umanitario dell’iniziativa, nonché l’esigenza di poter pervenire alla tanto desiderata pace».

Zelensky rinforza le difese a Nord

Infine l’Ucraina ha fatto sapere che rafforzerà le linee difensive ai confini settentrionali del Paese, dopo le notizie del ridispiegamento di Wagner in Bielorussia. A dirlo, il presidente Volodymyr Zelensky. La decisione e’ stata presa durante la riunione di stato maggiore del comandante supremo in capo il 30 giugno.