Addio Berlusconi
6:07 pm, 13 Giugno 23 calendario

Lutto nazionale e stop del Parlamento per 7 giorni, scoppia la polemica

Di: Redazione Metronews
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Non si fermano le dimostrazioni d’affetto e sostegno di fan e ammiratori, che da ieri sera stanno interrottamente portando i loro omaggi davanti a Villa San Martino, residenza storica di Silvio Berlusconi dove è allestita la camera ardente. La piccola folla di persone continua a presidiare il prato adiacente alla villa, dove alcuni sostenitori hanno portato mazzi di fiori, coppe, sciarpe e pupazzi in un’offerta dove pare che l’ex presidente più ricordato sia quello del Milan, poi del Monza e poi in subordine quello in politica. Tra gli omaggi c’è anche un ritratto del leader azzurro e la Gazzetta dello Sport.

Tra i curiosi non ci sono solo fan, ma anche chi dice di essere qui per stima: «Non sono un’ammiratrice, – dice una donna – ma essendo nata negli anni ’80, ho sempre conosciuto un’Italia in cui lui era presente in qualche modo. Gli ho scritto un biglietto in cui affermo che ora sarà difficile pensare al nostro paese senza di lui». «Grazie in eterno presidente», si legge su uno striscione firmato dalla Curva Davide Pieri e in un altro «Immenso Silvio Berlusconi R.I.P. (Viking Juve)». Sul prato adiacente a Villa San Martino, oltre ai lumini e alle candele, è apparsa una maglietta del Napoli, mentre un altro cartello recita «Grazie per l’entusiasmo che ci hai regalato».  Nel viavai di amici che entrano ed escono Marcello Dell’Utri , tra i fondatori di Forza Italia, ex senatore e condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, l’attore Massimo BoldiFranco Baresi vice presidente onorario del Milan.  l’ex senatore Antonio Razzi, il vicepresidente e ministro degli esteri, successore in pectore alla leadership di Forza Italia Antonio Tajani.

Polemica sul lutto nazionale

Mentre i fan e gli amici gli rendono omaggio monta la polemica sulla proclamazione dei funerali di Stato e soprattutto  del lutto nazionale e sulla decisione di sospendere le attività di Camera e Senato per sette giorni. A far rumore la scelta del rettore dell’Università per stranieri di Pisa Tomaso Montanari di non aderire al lutto nazionale con la bandiera a mezz’asta nonostante le disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché il suo giudizio è che «Berlusconi ha lasciato il mondo e l’Italia peggiori di come li ha trovato». Una scelta che ha fatto partire anche una petizione in suo sostegno su change.org. Scontata l’indignazione degli esponenti della maggioranza ma anche di Iv, a partire da Matteo Renzi e di Azione. Secondo il costituzionalista Alfonso Celotto Montanari dovrà rispondere della sua scelta in sede penale: «E’ una università statale in un palazzo pubblico. Montanari deve regolarsi e rispettare le regole che impongono ‘l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero’».

Il lutto nazionale non è normato da una legge precisa ma viene deciso di volta in volta a discrezione del governo. Una circolare  del 2022 spiega che il lutto nazionale prevede l’esposizione a mezz’asta delle bandiere sugli edifici pubblici, e l’aggiunta di due strisce di velo nero sulle bandiere esposte all’interno. Nel periodo di lutto, inoltre, le autorità pubbliche si devono astenere da impegni sociali, a parte le manifestazioni di beneficenza. Il lutto nazionale viene dichiarato solitamente per eventi di particolare gravità (come i disastri naturali) o per la morte di personaggi particolarmente importanti per l’Italia, come i presidenti della Repubblica: di recente è stato dichiarato un giorno di lutto nazionale per le alluvioni in Emilia-Romagna, per esempio, e in passato anche per la morte di diversi papi. Non era però mai successo nella storia della Repubblica che venisse dichiarato il lutto nazionale per la morte di un ex presidente del Consiglio: fanno eccezione solo Carlo Azeglio Ciampi e Giovanni Leone, che però a differenza di Berlusconi erano stati anche presidenti della Repubblica.  Critiche a questa scelta sono arrivate da diversi esponenti dell’opposizione, dall’ex presidente del Pd Rosi Bindi che da Berlusconi venne dileggiata durante un dibattito da Vespa con un «Lei è più bella che intelligente», parole per le quali non si è mai scusato, da Nicola Fratoianni di sinistra italiana per il quale lutto e stop delle attività parlamentari sono eccessive. Duro il neosenatore pd e virologo Andrea Cristanti, per il quale l’empatia umana è una cosa e il lutto nazionale un’altra e non sarebbe un buon esempio riservarlo a chi come da sentenze definitive ha evaso il fisco ed era iscritto alla P2.  Di tutt’altro avviso sempre sul fronte delle forze delle opposizioni il sindaco di Napoli Manfredi e il presidente dell’Anci e sindaco di Bari De Caro che risconoscono il ruolo storico di Berlusconi.

 

 

 

13 Giugno 2023 ( modificato il 14 Giugno 2023 | 0:06 )
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