Cani
5:00 am, 17 Maggio 23 calendario

La convivenza con cani anziani: alcuni consigli

Di: Redazione Metronews
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CANI Che gli italiani siano un popolo di anziani è cosa nota; meno noto ai più è che sia aumentata anche l’aspettativa di vita dei nostri amici a quattro zampe. Una corretta alimentazione, il giusto clima e uno stile di vita sano permettono a cani e ai loro proprietari di vivere bene e più a lungo, ma la gestione di un cane anziano richiede importanti accortezze da adottare. I consigli giusti arrivano da un dossier firmato da Amusi chi fissa alcuni consigli importanti da seguire.

Esercizio fisico

Quando un cane può essere considerato “anziano”? Per le taglie medio-piccole si considerano tali quando superano i 7 anni, mentre per le razze grandi-giganti basta superare i 6 anni di età.
Durante l’invecchiamento del cane è normale che si inizino a presentare delle piccole disfunzioni a diversi livelli come accade per noi: affaticamento cognitivo e cardiaco, ma anche impoverimento delle funzioni articolare, digestiva e respiratoria.

Quel che è certo è che lo stile di vita e la composizione corporea del cane influiscono su come invecchia. Anche se cala la voglia di muoversi, bisogna mantenere le uscite quotidiane come quando era giovane ed essere pazienti.
Si allungheranno i tempi della passeggiata, ma è giusto stimolarlo sia fisicamente sia mentalmente facendo il possibile per mantenerlo attivo.

Si deve inoltre cercare di prevenire il sovrappeso sin da giovane, controllando e mantenendo il suo peso forma, perché i cani anziani tendono ad accumulare massa grassa e perdere massa muscolare.

Alimentazione

In un cane anziano il gusto e l’olfatto possono cambiare, e bisogna adottare alcuni accorgimenti nella dieta per la scelta dell’alimento: le parole chiave sono digeribilità e appetibilità. Se poi ci sono problemi dentali, come spesso accade, anche la scelta della texture diventa importante: meglio dare un cibo più morbido oppure bagnare le crocchette con acqua o brodo vegetale (rigorosamente senza cipolla, tossica per i nostri amici) per ammorbidirle.

A livello di singoli nutrienti meglio ricordare che i cani anziani hanno meno stimolo per la sete, cala il loro fabbisogno energetico e quindi vanno preferiti alimenti con proteine digeribili.

Rispetto ai grassi, anche per i cani vanno distinti i grassi buoni da quelli no. Ottimi gli Omega 3 presenti nel pesce, che hanno funzione antinfiammatoria, e trigliceridi a media catena contenuti nell’olio di cocco, che rappresentano una fonte di energia prontamente disponibile utilizzata per migliorare il metabolismo a livello cerebrale e quindi per la disfunzione cognitiva.

Infine, gli antiossidanti: sono da integrare nella dieta in quantità maggiore rispetto al fabbisogno per contrastare l’invecchiamento a livello cerebrale. Quindi largo a vitamina C presente nella frutta e vitamina E negli oli e semi vegetali, oltre a zinco, rame e manganese.

Più check up dal veterinario

Non si può dimenticare che l’invecchiamento è un processo naturale, ma che purtroppo può portare all’insorgere di patologie. Meglio allora aumentare la frequenza del “check up” dal veterinario ogni 6 mesi e avere sempre un occhio di riguardo.

In caso di problematiche articolari, l’esercizio fisico deve essere ricalibrato insieme a un esperto, così come la dieta va tarata sulle esigenze e sui bisogni del singolo cane se ci sono problemi concomitanti, ad esempio malattie renali croniche, e va valutata la condizione corporea del proprio pet.

Giusto rivolgersi al veterinario per una dieta ad hoc stilata in base alle caratteristiche e alle peculiarità dello specifico animale.

P.P.

17 Maggio 2023 ( modificato il 16 Maggio 2023 | 16:41 )
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