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3:16 pm, 26 Marzo 23 calendario

Putin: “Superate linee rosse”. La Nato: “Retorica nucleare Russia pericolosa e irresponsabile”

Di: Redazione Metronews
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La retorica della guerra nucleare da parte della Russia è «pericolosa e irresponsabile».

Lo ha sottolineato un portavoce della Nato, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters sul suo sito web.

La Nato e il nucleare di Mosca

«La Nato – ha tuttavia precisato il portavoce – è vigile e stiamo monitorando da vicino la situazione. Non abbiamo visto alcun cambiamento nella posizione nucleare della Russia tale da indurci ad adeguare la nostra posizione», ha aggiunto il portavoce. «Il riferimento della Russia sulla gestione del nucleare da parte della Nato è totalmente fuorviante. Gli alleati dell’Alleanza Atlantica agiscono nel pieno rispetto dei loro impegni internazionali. La Russia ha invece costantemente infranto i suoi impegni sul controllo degli armamenti, sospendendo di recente la sua partecipazione al Nuovo Trattato Start», ha concluso.

Putin e le armi nucleari in Bielorussia

Il presidente russo Vladimir Putin molto probabilmente ha preso la decisione di schierare armi nucleari in Bielorussia prima dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 e probabilmente ha scelto di farlo in questo momento per lanciare un messaggio agli alleati occidentali dell’Ucraina”. Lo ha affermato l’Istituto per lo studio della guerra (ISW) nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto russo-ucraino. L’ISW aveva previsto a gennaio e febbraio 2022 che Putin avrebbe cercato di schierare armi nucleari tattiche o strategiche in Bielorussia come parte di uno “sforzo più ampio per aumentare il controllo russo sulla nazione”.

Un bombardiere russo Tu-160

“Potrebbe essersi astenuto dal dispiegare le armi in Bielorussia all’inizio dell’invasione – ipotizza il think tank statunitense – per riservarsi la possibilità di farlo successivamente, per lanciare un ulteriore messaggio all’Occidente, con l’obiettivo di diminuire il morale ucraino e gli aiuti occidentali e per diminuire l’efficacia di una possibile controffensiva ucraina”.

Usa: “Non risulta”

Agli Usa non risulta alcun spostamento di armi nucleari russe. Lo ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, dopo che Mosca ha annunciato il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia. «Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione che (il presidente russo Vladimir Putin) abbia mantenuto questo impegno o spostato armi nucleari», ha detto Kirby alla CBS.

Kiev chiede Consiglio di sicurezza Onu. Ue pronta a “ulteriori sanzioni”

Kiev chiede una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo l’annuncio del dispiegamento di armi nucleari russe in Bielorussia. “L’Ucraina – fa sapere il ministero degli Esteri – si aspetta azioni effettive per reagire al ricatto nucleare del Cremlino da parte del Regno Unito, della Cina, degli Stati Uniti e della Francia (4 dei 5 membri permanenti del Consiglio, l’altro è la Russia). Chiediamo che sia convocato immediatamente a questo scopo un incontro d’emergenza del Consiglio di sicurezza”.

Il dispiegamento di armi nucleari russe in Bielorussia sarebbe «una irresponsabile escalation e una minaccia alla sicurezza europea», scrive in un tweet l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell. «La Bielorussia può ancora fermare» questa escalation, «è una sua scelta». «L’Ue – conclude Borrell – è pronta a rispondere con ulteriori sanzioni».

Lituania: “Putin mira a intimidire i paesi che sostengono l’Ucraina”

“Con questa mossa, il presidente russo Vladimir Putin mira a intimidire i paesi che sostengono l’Ucraina“. Lo ha scritto su Facebook il ministro della Difesa lituano Arvydas Anusauskas, secondo cui non dovrebbero esserci reazioni particolari ai piani del Cremlino di trasferire armi nucleari nella vicina Bielorussia.

“La difesa di un paese della Nato contro la minaccia delle armi nucleari è garantita, indipendentemente dal fatto che queste armi siano di stanza a ovest dei nostri confini, a Kaliningrad, a est, in Bielorussia, o a nord, a Leningrado”. “Questa decisione – ha aggiunto il ministro – mostra soltanto i timori di Putin di un rafforzamento delle forze Nato sul suo fianco orientale in risposta alla sua guerra contro l’Ucraina”.

Putin e le “linee rosse”

I Paesi occidentali sono gli «istigatori» del conflitto in Ucraina, è tornato a dire oggi il presidente russo, Vladimir Putin, in una intervista al canale Rossiya 1, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti. «Tutto è iniziato con un colpo di stato costituzionale nel 2014, sostenuto dai Paesi occidentali, che sono gli istigatori del conflitto in Ucraina», ha affermato Putin. I Paesi occidentali «hanno contribuito a quel colpo di Stato» a Kiev, «è una cosa ovvia», ha sottolineato Putin. A quel punto, ha proseguito il leader russo, «noi siamo stati costretti a proteggere la popolazione della Crimea e in un modo o nell’altro, alla fine, abbiamo sostenuto il Donbass».  «L’Occidente ha superato tutte le linee rosse, e persino marroni, fornendo armi al regime di Kiev».

Russia e Cina stanno sviluppando una cooperazione anche sul piano militare, ma questa “non è un’alleanza militare”, ha sottolineato il presidente russo. “Questo è assolutamente falso”, ha risposto quando gli è stato chiesto se la cooperazione tra Mosca e Pechino rappresentasse una minaccia per l’Occidente. “Non stiamo creando alcuna alleanza militare con la Cina. Sì, collaboriamo anche in materia tecnico-militare, non lo nascondiamo, ma è tutto trasparente, non c’è nulla di segreto”, ha detto Putin, aggiungendo che nell’ambito della cooperazione militare con Pechino sono comprese anche esercitazioni congiunte.

26 Marzo 2023
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