Sanremo 2023
2:28 pm, 9 Febbraio 23 calendario

Dopo Blanco, a Sanremo i casi Fedez e Angelo Duro

Di: Patrizia Pertuso
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MUSICA Per la serie “non è vero ma ci credo”, c’è una fascia oraria in cui questo Festival di Sanremo si apre ad eventi che fanno discutere per giorni e surclassano la musica. Nella prima serata di martedì, tra le 23.30 e la mezzanotte, Blanco si era accanito contro i fiori sul palco, distruggendo tutto. Ieri, stessa ora, Fedez, in collegamento dalla nave, ha tirato in ballo il “viceministro vestito da Hitler” alludendo, nel testo del suo freestyle, a Galeazzo Bignami di cui poi, su Twitter pubblica la foto in costume da gerarca nazista e la strappa. Il viceministro di FdI chiarirà che si trattava di un’immagine risalente ai primi anni 2000, durante il suo addio al celibato.

Dopo Blanco, arriva il “caso Fedez”

Prosegue rappando “Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite” e precisa che “non è stato annunciato allo staff della Rai, voglio assumermi la piena responsabilità”. Le parole di Fedez fanno riferimento alle critiche mosse dalla deputata di FdI Maddalena Morgante alla presenza di Rosa Chemical nello show, definita come “l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi che da sempre Fratelli d’Italia contrasta”.

Dopodiché – eppure Chiara Ferragni l’aveva avvisato di star attento a quello che avrebbe detto – continua assestando “l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro (rivolto alla ministra della famiglia Eugenia Roccella, ndr). A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti, perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons, guardo come mi diverto”. E conclude prendendosi ogni responsabilità perché “in nome dell’articolo 21” non le ha sottoposte preventivamente alla Rai.

Fin qui, la cronaca per chi se la fosse persa. Ora le rettifiche e gli aggiustamenti di tiro con tanto di “mi dissocio” al seguito.

La Rai si dissocia ma Fedez resta in onda regolarmente

Prima di tutto Stefano Coletta, Direttore Intrattenimento Prime Time Rai1. «Non eravamo a conoscenza della performance: ce ne aveva comunicata una ma poi ci aveva anche avvisati che l’avrebbe cambiata. Parlo a nome della Rai quando dico che la libertà è un diritto sacrosanto, ma mi dissocio da attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato soprattutto nella gestualità. Non è libertà quando qualcosa diventa attacco personale».

Fedez può comunque star tranquillo: Coletta ha aggiunto che il Muschio selvaggio continuerà ad andare in onda come previsto fino a domani.

Archiviato (pare) questo nuovo caso – e in attesa di vedere se stasera nella fascia oraria “malefica” succederà qualcos’altro -, se ne apre un altro.

Il “caso Angelo Duro”

Protagonista Angelo Duro, il comico volutamente mandato in onda dopo la mezzanotte. Il suo intervento ha diviso la platea nell’immediato e oggi sta facendo nascere un vespaio di polemiche soprattutto sul linguaggio forte usato.

Amadeus lo difende a spada tratta: «la sua è una comicità a cui non siamo abituati – dice – ha un grande seguito in teatro dove è sempre sold out. Conoscevo il suo stile duro e lo riporterei sul palco perché volevo puntare su un comico anomalo, ma sapevo che avrebbe diviso».

Dello stesso avviso anche Coletta: «usa un linguaggio molto forte e per questo è stato fatto esibire nella fascia notturna. Con il suo codice irriverente ha raccontato la società in cui viviamo; è legittimo scandalizzarsi forse più per il contenuto che per il linguaggio. Dobbiamo abituarci: chi fa tv deve innovare».

Qualcuno in sala stampa fa notare che si punta molto sulla difesa dei diritti delle donne e poi si manda in onda un comico che delle donne non ne parla proprio bene. «Sono cose diverse – dice Amadeus – Angelo Duro è un comico e la comicità va rispettata. Non ha fatto un monologo sociale».

In ogni caso, stasera tra 23.30 e la mezzanotte, secondo una prima scaletta dovrebbe esserci l’esibizione di un cantante in gara, ma dicono all’unisono Amadeus e Coletta in conferenza stampa, potrebbero esserci aggiustamenti e in quello spazio temporale potrebbe anche capitarci altro. Occhio…

PATRIZIA PERTUSO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9 Febbraio 2023
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