Messina Denaro
1:48 pm, 17 Gennaio 23 calendario
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Nel covo abiti di lusso, Viagra e profumi. Indagato il medico che curava il boss

Di: Redazione Metronews
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Alfonso Tumbarello, il medico di Campobello di Mazara, nel Trapanese, che aveva in cura Andrea Bonafede, alias Matteo Messina Denaro, risulta indagato nell’ambito dell’arresto del boss.

Tumbarello, che è andato in pensione lo scorso dicembre, è stato interrogato dagli inquirenti. A quanto si apprende avrebbe dichiarato: “Non sapevo nulla. Per me lui era il signor Bonafede”.

Anche il chirurgo che lo operò in un ospedale pubblico di Mazara del Vallo ha raccontato la stessa cosa, e cioè che per lui era solo Alfonso Bonafede e non poteva sapere si trattasse del super latitante Matteo Messina Denaro.

Perquisito lo studio del medico

Il giorno dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro proseguono le indagini del Ros dei carabinieri coordinate dal procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido. Che hanno iscritto nel registro degli indagati anche Alfonso Tumbarello, 70 anni, medico in pensione, di Campobello di Mazara: aveva in cura ‘Andrea Bonafedè, l’alias utilizzato da Matteo Messina Denaro, per ricevere le cure anticancro alla clinica La Maddalena di Palermo. Tumbarello era medico di base ed erano firmate da lui le prescrizioni mediche per le cure dell’ex super latitante e sarebbe stato a a conoscenza delle sembianze di Bonafede. Lo studio del medico è stato perquisito e ieri è stato sentito dagli investigatori. Proprio a Campobello è stato trovato la casa-covo dell’ex latitante, setacciata in queste ore dai carabinieri del Ris.

Alfonso Tumbarello era stato candidato alle comunali del 2011 come sindaco di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, per l’allora Pdl. Nel 2006 Tumbarello era candidato, invece, tra le fila dell’Udc per in consiglio regionale, a sostegno della candidatura di Totò Cuffaro. Alle comunali ottenne 610 preferenze (7,55% dei votanti).

L’appartamento di Bonafede, dentro abiti di lusso e profumi

L’appartamento di Campobello di Mazara che era utilizzato da Matteo Messina Denaro secondo i primi accertamenti risulterebbe di proprietà di Andrea Bonafede, l’alias utilizzato dal boss anche per curarsi alla clinica privata «La Maddalena» dove ieri è stato arrestato. Andrea Bonafede, secondo fonti giudiziarie, è iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di favoreggiamento aggravato.

La casa è stata perquisita stanotte. Alle operazioni ha preso parte  il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e ora è presidiata dai carabinieri. Alle 8,30 al covo sono arrivati gli uomini del Reparto investigazioni scientifiche di Messina che stanno passando al setaccio l’abitazione.   All’interno dell’appartamento, nel centro di Campobello di Mazara, sono stati trovati abiti di lusso, profumi ricercati, decine di scarpe modello sneackers (di marca), anche costose, diversi modelli di occhiali Ray-ban, un frigorifero ben rifornito, diverse ricevute di ristoranti. E poi Viagra e preservativi. Ma non sono state trovate, al momento, armi.

Il “vero” Bonafede ammette e ora è nei guai

Andrea Bonafede, quello «vero», sta facendo una serie di ammissioni con gli inquirenti che hanno coordinato la cattura di Matteo Messina Denaro, avvenuta ieri a Palermo. Messo alle strette e con la prospettiva di una condanna severa anche per procurata inosservanza di pena pluriaggravata, l’uomo, che ha 59 anni ed è indagato per associazione mafiosa, ha ammesso di conoscere da tempo l’ex superlatitante, sin da quando entrambi erano ragazzi.

L’abitazione in cui viveva il falso Bonafede, cioè Messina Denaro, che aveva una carta d’identità del geometra di Campobello di Mazara (Trapani), è intestata al vero Bonafede: di fronte ai carabinieri del Ros l’uomo ha ammesso di averla comprata con i soldi del capomafia. Le ammissioni potrebbero affievolire le eventuali esigenze cautelari.

17 Gennaio 2023
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