m5s nella tempesta
3:06 pm, 20 Giugno 22 calendario

Il M5S: “Di Maio distorce la linea del Movimento”

Di: Redazione Metronews
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Di Maio distorce la linea politica del M5S. Sono le accuse che si leggono sul sito del M5S che riporta le conclusioni del Consiglio Nazionale del Movimento.

Il M5S contro Di Maio

«Le recenti dichiarazioni del ministro Luigi Di Maio riguardanti la linea di politica estera del M5S, rileva il Consiglio Nazionale che queste esternazioni distorcono le chiare posizioni assunte in questa sede il 16-17 maggio (e prima ancora dello scorso 26 aprile), e oggi integralmente ribadita, sempre all’unanimità». E’ quanto si legge sul sito del Movimento 5 Stelle che riporta le conclusioni del Consiglio Nazionale del Movimento.

«Le dichiarazioni che evocano un clima di incertezza e di allarme in materia di sicurezza nazionale e quindi di instabilità del nostro Paese, sono suscettibili di gettare grave discredito sull’intera comunità politica del M5S, senza fondamento alcuno». «Il Consiglio Nazionale, pertanto, confida che cessino queste esternazioni lesive dell’immagine e della credibilità dell’azione politica del Movimento 5 Stelle», si legge ancora.

“Dichiarazioni inveritiere su disallineamento Italia”

«Le dichiarazioni circa una presunta volontà del M5S di operare un disallineamento dell’Italia rispetto all’Alleanza euro-atlantica e rispetto all’Unione Europea sono inveritiere e irrispettose della linea di politica estera assunta da questo Consiglio Nazionale e dal Movimento, che mai ha posto in discussione la collocazione del nostro Paese nell’ambito di queste tradizionali alleanze». E’ quanto si legge sul sito del Movimento Cinque Stelle che riporta le conclusioni del Consiglio Nazionale che si è svolto oggi.

«La nostra posizione – ribadita in ogni occasione – è saldamente ancorata alla Carta delle Nazioni Unite, all’appartenenza euro-atlantica dell’Italia e costantemente orientata a rafforzare il processo di integrazione dell’Unione Europea, e auspica fortemente un deciso protagonismo del nostro Paese, nel quadro di queste tradizionali alleanze, al fine di favorire un’escalation diplomatica che, unitamente alla rigida applicazione delle sanzioni contro il regime russo, contribuisca alla soluzione diplomatica e politica del conflitto ucraino».

Nessuna “mozione” M5S in vista, ma “coinvolgimento delle Camere”

Intanto è iniziata la riunione maggioranza-governo sulla risoluzione per le comunicazioni del premier Mario Draghi. Sul tavolo l’ultimo punto che era stato accantonato negli incontri dei giorni scorsi, quello delle armi a Kiev. Anche se al momento, anche dopo la nota del consiglio nazionale M5S, il nodo si è spostato sulle richiesta grillina di un maggiore coinvolgimento del Parlamento. La mediazione ora, a quanto si riferisce, ruota attorno a questo punto fermo restando, si fa notare, che non può passare l’idea di un commissariamento del governo da parte delle Camere.

Non dovrebbe quindi esserci alcuna mozione M5S sull’invio di armi all’Ucraina, riferiscono fonti parlamentari di Pd e M5S . La risoluzione di maggiorana, che sarà messa a punto dal sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola sarà l’unica risoluzione ad essere presentata dai partiti che sostengono il governo martedì 21 giugno in Aula, al termine dell’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi sul Consiglio Ue del 23 e del 24 giugno.

I M5S avrebbero comunque chiesto al governo di riferire in Aula prima di ogni ulteriore passo sull’invio di armi. Si punta, quindi, a una risoluzione unitaria: i senatori M5S, viene riferito, starebbero lavorando per fare inserire all’interno della risoluzione un passaggio riguardante l’invio di nuove armi a Kiev, nodo centrale della risoluzione. Il testo della maggioranza comprende anche altri punti, come la richiesta di adesione dell’Ucraina all’Ue, il Repower Eu sull’energia, gli interventi per famiglie e imprese messe in difficoltà dalla crisi e la revisione del patto di stabilità. Punti, questi, sui quali c’è accordo dentro la maggioranza.

20 Giugno 2022
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