Bonucci e Belotti via da Coverciano, Italia verso l’Inghilterra

CALCIO – Dopo il bel successo sull’Ungheria, la Nazionale è rientrata a Coverciano e ieri è tornata ad allenarsi in vista degli ultimi due impegni di Nations League contro Inghilterra e Germania.

Bonucci e il “Gallo” Belotti lasciano il ritiro

Come già annunciato dal ct Mancini, hanno lasciato il ritiro Bonucci e Belotti. Nessuna “bocciatura” tecnica, si capisce, e nemmeno ragioni di infortunio: c’è solo, da parte di Mancini e del suo staff, la volontà di concentrarsi sulle nuove soluzioni “giovani” che daranno un volto alla Nazionale del futuro. Scrive Bonucci sui suoi canali social: «In sintonia e in accordo con mister Mancini ho lasciato il ritiro della Nazionale per iniziare con una settimana di anticipo le vacanze», ha scritto Bonucci, «è stata una stagione lunga e faticosa quella appena conclusa. Adesso è tempo di recuperare, di godersi la famiglia e gli amici, per ricaricare mente e corpo ed essere pronto dai primi di luglio a riprendere il cammino in maglia bianconera e in maglia azzurra».

Sabato Inghilterra, martedì la Germania

Sono quindi 32 gli Azzurri a disposizione per le sfide con Inghilterra e Germania, in programma sabato 11 giugno a Wolverhampton (domani mattina la partenza da Firenze per Birmingham), per quella che si annuncia come una attesissima rivincita della finale di Wembley di un anno fa, e martedì 14 giugno a Monchengladbach.

Antognoni promuove il nuovo corso giovane

Di questa Nazionale si continua a parlare. Forse rinasce un sogno. Il grandissimo Giancarlo Antognoni, campione del 1982, individua chi lo ha convinto di più: «Raspadori è un ragazzo su cui si potrà fare sicuro affidamento. Gnonto è troppo giovane per dare un giudizio ma ha del potenziale. Barella e Pellegrini hanno confermato di essere di livello internazionale. In mezzo al campo siamo messi bene». Raspadori ha donato al Museo di Coverciano la maglia n°22 (ha 22 anni). E’ il secondo azzurro più giovane di sempre ad aver vinto l’Europeo. Se a Euro 2020, a 21 anni e 4 mesi, era il più piccolo della delegazione italiana, solo un altro calciatore del nostro Paese è riuscito ad alzare la coppa ad un’età ancora inferiore: si tratta di Pietro Anastasi, che nel 1968 vinse la manifestazione continentale a 20 anni e 2 mesi, realizzando anche la rete del definito 2-0 nella finale contro la Jugoslavia.