Putin, “contro sanzioni” a Paesi ostili. Telefonata con Macron
Arrivano le “contro sanzioni” ai Paesi ostili alla Russia.
Le “contro sanzioni” di Putin
Il presidente russo, Vladimir Putin, «al fine di proteggere gli interessi nazionali», ha firmato un decreto «sull’applicazione di misure economiche speciali di ritorsione in relazione alle azioni ostili di alcuni Paesi e organizzazioni internazionali».
Il decreto stabilisce il divieto a tutti gli organi del governo federale e regionale e gli individui sotto la giurisdizione della Federazione russa di esportare prodotti e materie prime a persone ed entità nella lista dei sanzionati.
Il decreto vieta inoltre le transazioni con persone e società straniere colpite dalle sanzioni di ritorsione della Russia e consente alle controparti russe di non adempiere agli obblighi nei loro confronti. Putin ha incaricato il governo di stilare un apposito elenco entro 10 giorni.
Telefonata tra Macron e Putin
Emmanuel Macron ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo russo, Vladimir Putin, durato più di due ore. Lo riferisce la Ria Novosti citando la tv francese. A mezzogiorno, il presidente francese, fresco di riconferma per un secondo mandato all’Eliseo, ha parlato al telefono con il presidente russo. L’ultima telefonata fra i due leader risale allo scorso 29 marzo, mentre sabato scorso Macron aveva parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Putin: “Basta armi a Ucraina”
Nel colloquio telefonico con Macron, il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che l’Occidente non deve più fornire armi all’Ucraina. «L’Occidente potrebbe contribuire alla fine di questa atrocità esercitando una influenza appropriata sulle autorità di Kiev e interrompendo la fornitura di armi all’Ucraina», ha detto Putin a Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino in una nota. Il capo del Cremlino ha espresso la sua disposizione al dialogo anche se ha fatto notare che il governo di Kiev non è serio nei negoziati.
Secondo il Cremlino, Putin ha informato Macron sui dettagli dell’”operazione speciale» in Donbass e sull’evacuazione dei civili da Azovstal; gli ha detto che i Paesi europei ignorano i crimini di guerra commessi dei soldati ucraini e il bombardamento delle città del Donbass. Macron avrebbe espresso la sua preoccupazione per l’insicurezza alimentare globale creata dalla guerra e Putin gli ha risposto che sono le sanzioni in primo lungo la causa.
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