In 60mila per Inter-Verona: due soli dubbi per Inzaghi

Inter-Verona: previsti a San Siro sessantamila tifosi. Obiettivo: essere il dodicesimo uomo in campo di una squadra, quella nerazzurra, che con la vittoria di Torino contro la Juventus ha ricompattato il suo ambiente e ora guarda allo scudetto con fiducia. Dopo la lunga e ormai consueta frenata di febbraio e marzo il tifo interista risponde ancora alla grande (abituato come è a vincere lo scudetto delle presenze sugli spalti ormai da diversi anni). Servirà però una partita all’altezza della situazione da parte della truppa di Inzaghi per ripagare tanto affetto (in virtù del quale sarà appositamente aperto il terzo anello rosso dello stadio).

Inzaghi studia qualche soluzione per perforare la difesa della squadra di Tudor. La verità è che contro il Verona potrebbe essere molto meno semplice di quanto si creda. Inzaghi molto probabilmente punterà sul ritorno di De Vrij dal primo minuto. Ed in queste ore è alle prese con un paio di ballottaggi: il primo riguarda la fascia sinistra. Qui è in atto il duello tra Gosens e Perisic, con il secondo favorito. Proprio ieri Gosens, in una intervista ad Outpump, ha raccontato di aver vissuto il momento più buio della sua vita sportiva per colpa dell’infortunio, con tanto di ricaduta, che lo ha tenuto ai box per 4 mesi in questa stagione. Contro il Verona potrebbe però ripartire. Il secondo è in attacco tra Correa e Sanchez, con il secondo al momento favorito (Correa, infatti, continua a non convincere)

Intanto ieri alla Pinetina è apparsa una faccia che mai ci si sarebbe aspettata: quella di Carlos Tevez. L’Apache argentino, che nei giorni scorsi è stato anche a Vinovo a vedere l’allenamento della Juventus (e poi allo stadio per il derby d’Italia). L’argentino vuole infatti diventare allenatore e così – dopo il ritorno alla Juventus da apprendista – è passato anche da Simone Inzaghi. Nono è mancato un saluto ed un sorriso  con le vecchie conoscenze, da Vidal agli argentini, compreso Javier Zanetti.