Brescia
3:37 pm, 29 Marzo 22 calendario

Confessa il killer della donna fatta a pezzi, è il vicino di casa

Di: Redazione Metronews
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Si chiama Davide Fontana ed era il suo vicino di casa il 43enne reo confesso dell’omicidio di Carol Maltesi, 26 anni attrice milanese nota nel mondo dell’hard il cui corpo a pezzi era stato ritrovato il 14 marzo in una scarpata a Borno, in Valcamonica. L’omicidio sarebbe stato commesso da Fontana a fine gennaio nella casa di Maltesi, ma l’uomo non ha spiegato i motivi del gesto dicendo di aver agito d’impulso, dopo un litigio. Anche se poi avrebbe anche parlato di un gioco erotico finito male. I due in passato avevano avuto una relazione sentimentale. Dopo la rottura, però sarebbero rimasti in buoni rapporti. Secondo la sua confessione l’uomo dopo aver ucciso la ragazza con un colpo in testa ne avrebbe sezionato il cadavere con delle cesoie, lo avrebbe conservato nel congelatore per poi decidete di disfarsene una decina di giorni fa. Ha spiegato di aver scelto Borno, in provincia di Brescia, per disfarsi del corpo perché nel paese del Val Camonica aveva trascorso in passato dei periodi di vacanza. Ha raggiunto con l’auto della vittima, la cui targa è poi stata intercettata dai sistemi di sorveglianza,  la località bresciana dove ha gettato il corpo nascosto in quattro sacchi di plastica nera nella scarpata lungo la strada provinciale Malegno-Borno in un tratto che attraversa la frazione di Paline.

A incastrare Fontana una conversazione con un giornalista

Oltre all’uso dell’auto della vittima un altro errore commesso dall’uomo è stato l’utilizzo del telefono di Carol. Lui stesso ha raccontato che pochissimi hanno cercato la donna, la madre e l’ex compagno, ma sempre via whatsapp.«Ah ho capito mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente». Così Fontana  aveva risposto via chat fingendosi Carol a un giornalista di Bsnews.it che voleva accertarsi che non fosse lei la donna uccisa e fatta a pezzi. La conversazione su Whatsapp è stata pubblicata integralmente dalla testata online locale a cui era arrivata la segnalazione sulla possibile identità della vittima in base ai tatuaggi trovati sul suo corpo durante l’autopsia e comunicati poi dagli inquirenti. Uno scambio che si interrompe quando il giornalista chiede: «Se non vuoi parlare al tel.. mi mandi un audio di 3 secondi? Solo per verificare che non sia qualcun’altra che risponde.. e chiudere il caso».  Nessuna risposta.

Si è presentato lui in caserma

Evidentemente Fontana sentiva il cerchio stringersi attorno a lui. Al punto di essersi presentato lui stesso in caserma inizialmente non per confessare ma per depistare. «Nella giornata di ieri – hanno scritto in una nota i carabinieri martedì 29 marzo – quest’uomo, amico e vicino di casa della vittima, si presentava ai carabinieri per fornire informazioni circa la donna scomparsa, offrendo circostanze che subito si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative fino a quel momento acquisite. Il magistrato ed i carabinieri, che nel frattempo avevano raccolto elementi che collocavano l’uomo in territorio di Borno la mattina di domenica 20, lo sottoponevano ad una serie di contestazioni, anche in sede di formale interrogatorio, svoltosi nel corso della notte alla presenza del difensore. L’uomo decideva quindi di confessare l’omicidio».

Bancario con la passione del cibo

Fontana oltre che bancario è un foodblogger. Come si legge sul blog che gestiva con altri storiedifood.com, dove l’ultima recensione postata il 14 febbraio, a delitto già avvenuto, riguarda un ristorante di pesce,  si definisce «ariete atipico, calmo e razionale ma testardo e determinato a raggiungere gli obiettivi prefissati». E aggiunge «Amo la cucina a 360°, mi diletto ai fornelli provando e riprovando ricette tradizionali e non, cercando spunti e ispirazione dai migliori chef. La creatività la ricerco nei ristoranti che frequento, sono sensibile al fascino di un piatto che riesca ad abbinare bellezza visiva ad un gusto sorprendente».

Da commessa ad attrice del porno

Era già morta da circa un mese Carol Maltesi quando suo figlio, che vive con il padre, ha compiuto sei anni lo scorso fine febbraio. La giovane, metà italiana e metà olandese, era cresciuta nel Varesotto, tra Sesto Calende e Busto Arsizio prima di trasferirsi a Rescaldina, nel Legnanese. Ed è nel comune dell’Alto Milanese dove ha conosciuto Davide Fontana. Con quell’uomo avrebbe avuto una relazione sentimentale. Una storia – almeno stando al racconto del 43enne – che sarebbe terminata senza strascichi lasciando in buoni rapporti Carol e quello che sarà il suo omicida. Nel 2016, a soli vent’anni, aveva avuto un bimbo e per mantenersi, dopo il diploma in fashion design, aveva iniziato a lavorare come commessa in un negozio di abbigliamento e accessori in provincia di Milano. Durante il lockdown, si era avvicinata al mondo dell’hard. Prima con dei video amatoriali erotici a pagamento sulla piattaforma social OnlyFans, e poi sui set del porno professionale e sui palchi dei night club. L’ultimo spettacolo con il suo nome d’arte Charlotte Angie lo avrebbe dovuto tenere l’11 marzo quando era stata invitata a Milano al Luxy Erotic Festival, una tre giorni al Luxy club di corso Buenos Aires. La sua altra grande passione erano i viaggi. Prima della pandemia – come raccontano le foto postate sul suo profilo Facebook – Carol era stata negli Stati Uniti e in Messico. Poi l’estate di tre anni fa era volata fino in Sud America per vedere i Moai, le gigantesche statue sull’Isola di Pasqua.

 

29 Marzo 2022
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