Covid
1:16 pm, 7 Febbraio 22 calendario

«Dall’11 di febbraio via le mascherine all’aperto in zona bianca»

Di: Redazione Metronews
Impennata Covid
condividi

«Dall’11 di febbraio via le mascherine all’aperto in zona bianca». Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «L’ordinanza sulle mascherine da tenere all’aperto in zona bianca sicuramente non verrà prorogata, quindi dall’11 di febbraio toglieremo le mascherine all’aperto in zona bianca». «Subito dopo sarà l’occasione – ha aggiunto – per decidere se toglierle anche in zona gialla e arancione con un provvedimento del ministero della Salute condiviso con il Cts».

«Dall’11 di febbraio via le mascherine all’aperto in zona bianca»

Via le mascherine all’aperto fra pochi giorni mentre i dati fotografano una situazione favorevole. Tuttavia, sottolinea la fondazione Gimbe, non bisogna abbassare la guardia e soprattutto bisogna pensare al prossimo autunno. “La curva della quarta ondata è in discesa, ma non è finita. A ottobre comincia la campagna elettorale: spero ci si prepari all’autunno con tempo. Finora il Covid ci ha sempre preso in contropiede. Le vaccinazioni proseguono, a breve mancheranno solo quelli che non si vaccineranno mai”. A fare il punto è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto a ‘L’Italia s’è destà su Radio Cusano Campus. “Il mio ottimismo durante una pandemia è per definizione cauto. La curva della quarta ondata è in discesa. Da metà gennaio, quando avevamo 180mila casi al giorno, siamo scesi ora al di sotto dei 100mila – sottolinea – Stanno scendendo i casi attualmente positivi e si sta allentando la pressione sugli ospedali. Più lentamente in area medica mentre è più evidente quella in terapia intensiva, da 1.717 a 1.431. L’80% dei ricoverati in area medica e in terapia intensiva è non vaccinato, neanche con prima dose. La curva dei decessi è ancora alta, con 370 decessi di media al giorno“, ricorda Cartabellotta, che evidenzia: “Questo è un dato fondamentale. Il fatto che abbiamo un’elevata copertura di vaccinati anche con terze dosi e che a marzo arriverà la primavera sono fattori che fanno ben sperare per il futuro. Andiamo verso un periodo in cui tutto dovrebbe andare meglio“.

Cartabellotta: la politica pensi alla prevenzione

Cartabellotta però avverte: “Un altro discorso è parlare di pandemia vicina alla conclusione. Si stanno sovrapponendo dati che riguardano la discesa della quarta ondata con altri fenomeni di evoluzione della pandemia dei quali nessuno sa nulla. Se in questo momento è opportuno cominciare a predisporre tutti quelli che sono gli strumenti per allentare le restrizioni, mi piacerebbe che si cominciasse a pensare in maniera preventiva a cosa fare in autunno se dovesse esserci una risalita della situazione epidemiologica. Mi preoccupa questo momento visto che da ottobre la politica entrerà in campagna elettorale. Un fatto è certo, il virus ci ha sempre preso in contropiede. Bisogna prendere in considerazione lo ‘scenario peggiorè per organizzare delle contromisure”.

Terapie intensive, occupazione stabile al 15%

Sono stabili i tassi di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari in Italia, rispettivamente al 15% e al 28%. Lo rileva l’Agenas nel suo monitoraggio quotidiano aggiornato a ieri sera. Il leggero aumento delle intensive di ieri (+20), legato anche al fatto che nel weekend storicamente ci sono molte meno dimissioni, ha fatto «scattare» di un punto percentuale il contatore in 11 Regioni: Calabria (13%), Campania (10%), Friuli Venezia Giulia (24%), Liguria (15%), Marche (21%), PA Bolzano (12%) Puglia (14%), Sardegna (16%), Toscana (17%), Umbria (9%), Veneto (14%). Stabile in Abruzzo (19%), Basilicata (4%), Emilia Romagna (16%), Lazio (21%), Lombardia (12%), Molise (8%), PA Trento (23%), Sicilia (15%) e Val d’Aosta (14%). Nei reparti ordinari si registra un aumento di un punto in Abruzzo (38%), Basilicata (26%) e PA Bolzano (28%).  

Green pass oltre l’estate?

Altro tema che fa discutere è quello del green pass, che potrebbe essere tenuto in vita oltre l’estate. E’ “giustissimo” prorogare il sistema del Green pass oltre l’estate,  Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute. “Dobbiamo ricordare che se siamo oggi in questa situazione di miglioramento dei dati” Covid, “ciò è dovuto a due elementi: le vaccinazioni e il certificato verde. Se vogliamo proseguire sulla strada che ci permette di fare ormai quasi tutto, dobbiamo mantenere questi due importanti perni su cui si è fondata la nostra strategia”.

Non mancano le voci contrarie, anche nel mondo della medicina. “Se il Green pass è stato messo per far vaccinare la gente, e io l’ho sempre sostenuto per questo, allora dovrebbe esaurire il suo compito, se invece il Green pass è stato messo per altro allora devono spiegare ai cittadini la ragione per cui l’hanno messo. Io da medico, oltre il 31 marzo non lo sostengo. Quindi sarà una decisione politica, non sanitaria e dovranno spiegarlo agli italiani. Però a quel punto non ci sarà soltanto chi c’è stato fino ad oggi in piazza, ma ci saranno tutti perché non avranno più nessuno che li difende”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova.

 

7 Febbraio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo